L’indagine che sta portando avanti Rete Veneta ha fatto abbastanza discutere. Tutto è scaturito dalla testimonianza di una lettrice che ha raccontato di aver ricevuto in data 31 maggio 2019 la visita fiscale da parte di un medico Inps in forma anonima. Il medico, in altre parole, stando a quanto racconta la donna, non si sarebbe identificato mostrando il cartellino e, pur avendo contestato la malattia e la diagnosi del medico curante, avrebbe preteso che la paziente firmasse il referto senza mostrargliene il contenuto.
Truffe agli anziani soli in casa in estate: falsi medici Inps?
Se le dinamiche venissero confermate ci sarebbero, a ben vedere, più di un aspetto da indagare. I medici Inps addetti alla visita fiscale sono tenuti ad identificarsi e a mostrare il tesserino di riconoscimento. La questione è ancor più allarmante in questo periodo perché, come purtroppo ben noto, in estate aumenta il rischio di truffe agli anziani soli in casa. Purtroppo oggi è facile scoprire se qualcuno è in casa in malattia: spesso basta leggere che cosa posta sui social. Qualche male intenzionato potrebbe approfittarne per mettere in atto una truffa a domicilio spacciandosi per medico Inps.
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E’ inoltre un diritto del lavoratore a casa in malattia, avere accesso al referto del medico Inps dopo la visita fiscale. Alle segnalazioni di Rete Veneta, l’Inps territorialmente competente ha risposto smentendo la versione della lettrice. Anzi, nel frattempo, i casi erano diventato due perché si era aggiunta anche una seconda testimonianza. Ma anche in questo caso l’Inps ha negato le dinamiche descritte.