Congedo straordinario retribuito 104 e importo indennità: come si calcola?

Su quale base viene calcolata l'indennità corrisposta nei 2 anni di congedo straordinario retribuito?
5 anni fa
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assistenza familiare legge 104 e part-time

Buonasera Patrizia.
Le pongo un quesito che per me è un dubbio.
Per assistere mia madre ho richiesto all’azienda un permesso non retribuito di circa tre mesi in attesa di capire come potessi affrontare la nuova situazione creatasi.

Ora a mia madre hanno riconosciuto L’Invalidità con i benefici della 104 art 3 comma 3.
A questo punto vorrei richiedere due anni di aspettativa retribuita ma sono dubbiosa su come l’INPS potrebbe considerare il mio ultimo stipendio:
La mia ultima busta paga di maggio evidenzia uno storno di 7 giorni in quanto ho iniziato l’aspettativa il giorno 23  e quindi di importo ridotto rispetto al normale stipendio percepito fino al mese precedente.
Per il mese di giugno e seguente la busta paga ha saldo zero pur essendo stata generata. 
Può aiutarmi a capire ed eventualmente a suggerirmi una soluzione ?
Grazie  per la cortese risposta.
Cordialmente.

Congedo straordinario retribuito: come si calcola l’indennità?

L’indennità mensile corrisposta per i mesi in cui il lavoratore fruisce del congedo straordinario retribuito è corrisposta in base alla retribuzione dell’ultimo mese di lavoro che precede il congedo stesso.

L’indennità si riferisce alle voci fisse della retribuzione ed esclude, quindi, i pagamenti variabili. Il congedo, inoltre, non concorre alla maturazione di ferie, tredicesima e trattamento di fine rapporto.

Nel suo caso, quindi, l’indennità sarebbe calcolata sull’ultima busta paga, che da quel che capisco è pari a 0.

Il mio consiglio, quindi, è quello di riprendere almeno per un mese intero l’attività lavorativa prima di fruire del congedo straordinario per vedersi riconoscere un’indennità calcolata sulla sua reale retribuzione.

Tenga presente che la parte burocratica per l’accettazione della domanda di congedo straordinario richiede, di solito, fino a 60 giorni. In questo modo si può organizzare per riprendere un mese intero di attività lavorativa (magari delegando, nel tempo in cui lavora) la cura della mamma ad una terza persona.

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