L’assegno per il congedo matrimoniale è un sussidio economico che spetta ai lavoratori che contraggono matrimonio. L’assegno viene erogato dall’Inps su domanda degli aventi diritto per la durata di 8 giorni lavorativi. L’indennità economica rientra fra le misure appartenenti al congedo straordinario e, pur essendo riconosciuta dall’Inps da molti anni, è poco conosciuta ai lavoratori che spesso usufruiscono delle ferie per il viaggio di nozze o per staccare qualche giorno dal lavoro subito dopo le nozze.
Assegno congedo matrimoniale: requisiti
Per ottenere dall’Inps l’assegno al congedo matrimoniale occorre rispettare determinati requisiti.
- contrarre un matrimonio di carattere civile o concordatario;
- avere un rapporto di lavoroda almeno una settimana;
- utilizzare il congedo entro i 30 giorni dalla celebrazione del matrimonio stesso
Possono inoltre richiedere il congedo i disoccupati, purché abbiano lavorato per almeno 15 giorni nei 90 precedenti il matrimonio e tutti quei lavoratori che non risultano in servizio per un qualunque giustificato motivo (malattia, sospensione dal lavoro, richiamo alle armi ecc.).
Casi di esclusione
L’assegno per congedo matrimoniale non spetta ai dipendenti di:
- aziende industriali, artigiane, cooperative e della lavorazione del tabacco con qualifica di: impiegati, apprendisti impiegati, dirigenti
- aziende agricole
- commercio
- credito
- assicurazioni
- enti locali
- enti statali
- aziende che non versano il relativo contributo alla CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari).
Durata assegno congedo matrimoniale
Per i lavoratori dipendenti occorre verificare ciò che prevede il Contratto Nazionale di lavoro applicato nell’azienda dove presta la propria attività il lavoratore. Quasi tutti i contratti collettivi prevedono una durata di 15 giorni di calendario (oppure 80 ore) metà a carico Inps e metà a carico del datore di lavoro, ma è bene verificarne la durata con il sindacato di categoria. L’indennità per congedo matrimoniale è erogata dal datore di lavoro nella busta paga del mese in cui si utilizza il congedo. Per i lavoratori disoccupati, l’assegno è corrisposto dall’Inps, al quale occorre presentare domanda.
Lavoratori extracomunitari
Spetta l’assegno per congedo matrimoniale ai lavoratori extracomunitari che contraggano matrimonio all’estero, qualora il lavoratore, oltre ad aver prestato la propria attività lavorativa presso l’azienda, risulti regolarmente residente in Italia, da prima del matrimonio, ed aver acquisito anche in Italia, a seguito di tale atto, lo stato di coniugato. Al fine di documentare lo stato di coniugato è sufficiente che dalla certificazione anagrafica rilasciata dal comune di residenza risulti che il lavoratore sia coniugato con la persona di cui al certificato di matrimonio prodotto, rilasciato dalla autorità estera. Per i lavoratori cittadini di stato che ammettono la poligamia, l’assegno per congedo matrimoniale spetta una sola volta, salvo i casi di successivi matrimoni a seguito di decesso del coniuge o divorzio.
Come richiedere l’assegno e importo
I lavoratori devono presentare domanda presso il proprio datore di lavoro entro e non oltre 60 giorni dallo svolgimento delle nozze. A tal fine è necessario allegare certificato di matrimonio rilasciato dal Comune o presentare autocertificazione sostitutiva contenete i dati del matrimonio. L’assegno sarà quindi erogato dal datore di lavoro in busta paga, mentre per i disoccupati sarà l’Inps a pagare direttamente l’assicurato con l’indennità di disoccupazione. La misura dell’assegno sarà pari all’intera giornata lavorativa o di disoccupazione.