CNS Carta Nazionale dei Servizi: a cosa serve e come funziona

La Carta Nazionale dei Servizi è un documento di identità digitale che permette di accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione. Viene rilasciato dalle Camere di Commercio.
5 anni fa
2 minuti di lettura

Una unica identità digitale per l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione. E’ questo l’intendo della Carta Nazionale dei Servizi (CNS) che permette a privati cittadini e aziende di collegarsi con tutti i siti internet della P.A. e accedere a dati e servizi offerti. Così, una unica smart card, delle dimensioni di una carta di credito, si potrà presto consultare il proprio fascicolo previdenziale accedendo al portale Inps o visionare la propria dichiarazione dei redditi. E Ancora, per le aziende, sarà possibile effettuare visure camerali e firmare digitalmente documenti d’impresa.

Ma come funziona la CNS?

La Carta Nazionale dei Servizi è quindi un importante uno strumento informatico che consente l’identificazione certa dell’utente in retee permette di consultare i dati personali resi disponibili dalle pubbliche amministrazioni direttamente su sito web, come ad esempio, l’accesso ai referti medici sul sito web della propria ASL. Viene rilasciata dalle Camere di Commercio e il suo funzionamento si basa sull’utilizzo del protocollo SSL3/TLS (Transport Layer Security) che consente il mutuo riconoscimento dei due sistemi che si collegano (il browser del proprio computer e i servizi di impresa.gov.it installati sul server) attraverso lo scambio, in modo sicuro, dei rispettivi certificati digitali.

I dati personali

Il certificato digitale, contenuto all’interno della CNS, è l’equivalente elettronico di un documento d’identità (come il passaporto o la carta d’identità) e identifica in maniera digitale una persona fisica o un’entità. Viene emesso da un’apposita Autorità di certificazione (Certification Authority – CA) riconosciuta secondo standard internazionali, la quale garantisce la validità delle informazioni riportate nel certificato. Come i documenti cartacei, anche il certificato digitale ha una validità temporale al di fuori della quale risulterà scaduto. Presto la CNS potrebbe inglobare anche i documenti d’identità (senza sostituirli), come la carta d’identità on le impronte digitali, il codice fiscale, la patente di guida, il passaporto e anche la Tessera Sanitaria per arrivare un giorno ad avere su una unica card tutte le informazioni e i documenti che servono per interagire con la pubblica amministrazione.

La firma digitale

All’interno della CNS è contenuta anche la firma digitale. Si tratta delll’equivalente informatico di una firma autografa apposta su carta ed ha il suo stesso valore legale. La sua funzione è quella di garantire autenticità, integrità e validità di un documento: tramite l’apposizione della firma digitale, infatti, è possibile sottoscriverne il contenuto, assicurarne la provenienza e garantire l’inalterabilità delle informazioni in esso contenute.

Come ottenere la CNS

Per richiedere una Carta Nazionale dei Servizi con funzioni di Firma Digitale sarà necessario recarsi presso la propria Camera di Commercio ed effettuare la relativa richiesta. Il richiedente dovrà presentarsi di persona, munito di un documento di riconoscimento valido e successivamente alla richiesta saranno avviate le pratiche di emissione e consegna del certificato/ kit di firma. Affinché la richiesta vada a buon fine, è necessario essere in possesso di un indirizzo e-mail valido, il quale dovrà essere comunicato in fase di rilascio certificato/kit di firma.  Alcune Camere di Commercio rendono disponibile la possibilità di prenotare la propria CNS direttamente tramite web. Per maggiori informazioni consultare il sito della propria Camera di Commercio.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Truffe telefoniche, come difendersi: non dire mai sì e altri consigli utili – una guida

Articolo seguente

BTp in dollari, Tria frenerà sul primo collocamento dal 2010 dopo il taglio dei tassi Fed?