Il bond dell’Austria ha reso quasi il 20% in 5 settimane, offre lo 0,70% per 100 anni

Le obbligazioni di stato dell'Austria a 100 anni offrono al momento appena lo 0,70% di rendimento e dalla fine di giugno, quando è stata emessa la quinta tranche, hanno segnato un aumento di prezzo di quasi il 20%.
5 anni fa
2 minuti di lettura

Solo poche settimane fa vi abbiamo dato conto dell’emissione della quinta tranche del bond con scadenza 2117 e cedola 2,10% (ISIN: AT0000A1XML2) dell’Austria. Il rendimento esitato all’asta di fine giugno è stato di appena l’1,17%, segno della disperata ricerca di valore da parte del mercato, dato che ormai un titolo con alto rating non offre rendimenti positivi, se non sulle lunghissime scadenze e raramente si avventura nei pressi dell’1%. Quello che non avremmo immaginato facilmente è che quel rendimento oggi sarebbe giudicato persino molto allettante.

Eppure, sono passate solo 5 settimane. Il fatto è che da allora le prospettive di politica monetaria nell’Eurozona e negli USA sono diventate ancora più accomodanti. Anzi, la Federal Reserve ha anche iniziato a tagliare i tassi, pur usando toni formalmente da “falco”.

Bond a 100 anni dell’Austria emesso all’1,17% e il governo ha fatto cassa

Ebbene, lo stesso bond che poco più di un mese fa venne piazzato sul mercato a 154, oggi lo si acquista a 182,53, cioè a circa il 18,5% in più. Tanto ci guadagnerebbero in meno di 40 giorni coloro che avessero acquistato parte dell’ultima tranche all’asta per rivendere oggi. Molto meglio è andata a chi avesse fiutato l’affare già all’inizio dell’anno, perché in questi poco più di 7 mesi del 2019 il bond secolare austriaco ha messo a segno un rialzo di ben il 57%. Stiamo parlando di un clamoroso boom, trainato chiaramente dall’elevata duration del titolo (58,5), che fa sì che piccole variazioni dei rendimenti facciano esplodere o implodere i prezzi.

Rendimento a 100 anni nettamente sotto l’1%

Altro aspetto a dir poco stupefacente è il livello di rendimento al momento offerto da questo bond: 0,70%! Chi lo acquistasse, dunque, alla scadenza tra quasi 100 anni potrà dire di essersi portato a casa attorno al 20% lordo dell’investimento. Anzi, lo diranno certamente i figli o i nipoti.

Del resto, i rendimenti sono diventati negativi lungo l’intera curva delle scadenze in Germania, per cui oggi nemmeno il Bund a 30 anni offre qualcosa di positivo. E poche ore fa, anche dall’altro capo del mondo si è toccato un nuovo minimo storico: il bond a 10 anni dell’Australia è sceso per la prima volta sotto l’1%, in previsione di “tassi bassi più a lungo” di quanto sinora previsto, stando all’ultimo board della Reserve Bank of Australia.

L’Austria e il bond a 100 anni all’1%, follia che può far saltare l’euro 

In America, i rendimenti dei Treasuries appaiono relativamente “normali”, ma per il decennale sarebbe solo una questione di tempo, prima che tocchi nuovi minimi storici, battendo il precedente 1,40% del 2016. Tornando all’Austria, se oggi Vienna decidesse di emettere una sesta tranche del medesimo bond a 100 anni, rispetto a giugno farebbe ancora più cassa, perché su un miliardo di indebitamento, riceverebbe un bottino quasi doppio, cioè di oltre 1,8 miliardi, per cui utilizzerebbe l’extra-gettito per abbattere verosimilmente altri debiti in scadenza. Il fatto è che parliamo di un titolo emesso nel 2017 con cedola ormai da considerarsi un sogno per la sua entità.

[email protected] 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema OBBLIGAZIONI

Articolo precedente

Vendite online nel mirino del fisco: Amazon, Groupon, eBay in campo contro gli evasori

Articolo seguente

Lira turca ai massimi da aprile, anche se l’inflazione a luglio rialza la testa