Ho diritto al reddito di cittadinanza? E’ una domanda che si fanno in molti, tra i quali anche figli non sposati che però non vivono con i genitori e non sanno se risultano o meno a loro carico e nel nucleo familiare di origine. Cerchiamo di fare chiarezza, partendo sempre dal caso in cui ovviamente gli altri requisiti (economici, di reddito e lavorativi) si intendano soddisfatti.
Come viene considerato il nucleo familiare ai fini del reddito di cittadinanza?
Stando alle previsioni del decreto n.
- è a loro carico a fini IRPEF;
- non è sposato;
- non ha figli.
Per capire se si ha diritto al reddito di cittadinanza quando si vive soli da nubile o celibe e senza figli è se si è carico dei genitori oppure no. Questi, infatti, potrebbero dichiarare i figli non conviventi a carico per risparmiare sulle tasse (portando in deduzione alcune spese).
La normativa originaria aveva stabilito che, ai fini del reddito di cittadinanza, rientrano nel nucleo familiare i componenti che risultano dall’ Isee. Non sempre questa composizione coincide con quella anagrafica. C’è anche da dire che il decreto 4/2019 ha introdotto alcune regole specifiche in base alle quali:
- i coniugi separati o divorziati fanno parte dello stesso nucleo familiare Isee, qualora continuino a vivere nella stessa abitazione; se la separazione o il divorzio risalgono a dopo il 1° settembre 2018, il cambio di residenza deve essere accertato da verbale della polizia locale;
- il figlio maggiorenne non convivente con i genitori rientra nel nucleo familiare dei genitori esclusivamente quando è di età inferiore a 26 anni, è nella condizione di essere a loro carico a fini Irpef, non è sposato e non ha a sua volta figli;
- i componenti già facenti parte del nucleo familiare Isee o dello stesso nucleo anagrafico continuano a farne parte ai fini dell’Isee anche a seguito di variazioni anagrafiche, se continuano a risiedere nella medesima abitazione.
Un figlio è considerato fiscalmente a carico (si dice anche a carico ai fini Irpef, ovvero ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche) se il suo reddito:
- non supera 2.840,51 euro annui, quando la sua età supera i 24 anni;
- non supera 4 mila euro annui, quando età non è superiore a 24 anni.
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