Btp a 10 anni scende a 0,82%, nuovo record storico dopo via libera M5S a governo

Nuovo record di prezzo per il Btp a 10 anni dopo via libera a formazione governo. In calo anche lo spread con Bund tedesco.
5 anni fa
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Nuovo record per il Btp a 10 anni. In apertura di borsa il titolo di Stato con cedola 3% e scadenza agosto 2029 segna un prezzo di 120,82 per un rendimento lordo dello 0,82%. In netta contrazione anche lo spread Btp/Bund che è sceso sotto la soglia dei 150 bp dopo che il voto online del Movimento a 5 Stelle sulla piattaforma Rousseau ha dato il via libera alla nuova coalizione di governo con il Partito Democratico.

Con l’incertezza politica italiana che sembra essersi allentata, almeno per il momento, gli investitori dovrebbero concentrarsi sul più ampio contesto di mercato, caratterizzato da rendimenti negativi e da un ulteriore allentamento da parte della Banca centrale europea”, commentano da Unicredit.

In questo contesto, i Btp continuano a sovraperformare rispetto ad altre obbligazioni europee e “ci aspettiamo che la contrazione del differenziale continui nei prossimi giorni“.

Scende lo spread, stabile il Bund tedesco

Stabile il rendimento del Bund decennale che tratta in leggero rialzo, al -0,69%, pur rimanendo vicino ai minimi storici, poiché i mercati stanno spostando il focus sulla riunione della Banca centrale europea della prossima settimana e rimangono in attesa dell’annuncio di nuove misure di stimolo monetario. Alcune fonti anonime della Bce sostengono che “ci possiamo attendere un bel pacchetto di misure, comprendente un ulteriore taglio dei tassi, con tiering, ovvero sistema per evitare impatti negativi sulle banche, una guidance rafforzata ed eventualmente un nuovo round di Qe, anche se su questo c’è ancora dibattito, e nulla è ancora deciso“, afferma Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr.

Focus sulla Bce del 12 settembre

Se la Bce dovesse implementare un nuovo QE secondo le norme attuali, il rischio sarebbe quello di fornire un programma piuttosto scarno, osservano da Unicredit. Inoltre, sembra che anche l’entità dell’allentamento monetario sia in discussione e questo implica che potrebbe essere superiore a 10 punti base.

Sul fronte del tiering, gli analisti evidenziano come la Bce dovrà trovare un equilibrio tra obiettivi contrastanti, poiché l’eccesso di liquidità è distribuito in modo disomogeneo nella zona euro. L’Istituto di Francoforte dovrà fornire un considerevole sollievo alle banche, lasciare abbastanza liquidità per mantenere favorevoli le condizioni monetarie con tassi di MM ancorati al tasso di depo ed evitare un inasprimento in alcune giurisdizioni. Gli strategist di Mizuho si aspettano che i tassi core in euro rimangano per il momento limitati, in vista del discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, di venerdì e della Bce il 12 settembre.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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