Il governo Conte 2 (o bis) ha i suoi ministri. Sono in tutto 20, dieci del Movimento 5 Stelle, 9 del Partito democratico e 1 di Liberi e Uguali (LeU). Rispetto al totoministri degli ultimi giorni ci sono alcune sorprese, tra cui la conferma di Sergio Costa all’Ambiente. Il sottosegretario alla Presidenza è invece Riccardo Fraccaro, ex ministro dei Rapporti con il Parlamento durante il governo gialloverde. Confermate le assenze tra i dem dei big Andrea Orlando e Graziano Delrio.
I nuovi 20 ministri del governo Conte 2
Sottosegretario presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro (M5S) – L’ex ministro dei Rapporti con il Parlamento è il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri.
Ministro degli Interni Luciana Lamorgese (tecnico) – Confermate le indiscrezioni della vigilia, a sostituire Matteo Salvini al Viminile è l’ex prefetto di Milano. Prima di lei Rosa Russo Iervolino e Annamaria Cancellieri.
Ministro degli Esteri Luigi Di Maio (M5S) – Nessuna sorpresa neanche alla Farnesina, con Di Maio dirottato agli Esteri dopo essere stato vicepremier, ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico.
Ministero dell’Economia Roberto Gualtieri (Pd) – Il Partito democratico punta tutto sul ministero forse più difficile, quello del MEF e lo fa puntando su un non economista 30 anni dopo. Gualtieri è professore di Storia contemporanea alla Sapienza di Roma. Dal 2014 è Presidente della commissione per i problemi economici e monetari.
Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede (M5S) – Confermato nel suo precedente dicastero il pentastellato Bonafede.
Ministro della Difesa Lorenzo Guerini (Pd) – Al ministero della Difesa si insidia il dem Guerini, presidente del Copasir dal luglio dello scorso anno. Succede alla grillina Trenta.
Ministro della Cultura Dario Franceschini (Pd) – Uno dei nomi più pesanti del Partito democratico torna al ministero che lo ha visto protagonista anche nell’ultimo governo Gentiloni. La sua mossa ha definitivamente sparigliato le carte sulla questione vicepremier.
Ministro del Mezzogiorno Giuseppe Provenzano (Pd) – Oltre a essere il responsabile delle politiche del lavoro, Provenzano è direttore dell’Associazione per lo Sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno (nota anche con l’acronimo di Svimez).
Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova (Pd) – Inizia la sua carriera negli anni Settanta come sindacalista in Federbraccianti, nel governo Renzi ha ricoperto il ruolo di sottosegretario di Stato.
Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti (M5S) – Per lui una promozione, passa da vice a ministro grazie al nuovo governo giallorosso. Fioramenti è in aspettativa dal ruolo di professore ordinario alla Facoltà di Pretoria, in Sudafrica, disciplina Economia Politica.
Ministro Politiche giovanili e Sport Vincenzo Spadafora (M5S) – Nel precedente governo gialloverde Spadafora è stato sottosegretario di Stato. In passato, dal 2008 al 2011 ha ricoperto il ruolo di presidente Unicef in Italia.
Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli (Pd) – La vicesegretaria del Partito democratico sostituisce Danilo Toninelli del M5S. Sul suo tavolo ci sono le spinose questioni relative a Tav e concessioni autostradali.
Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli (M5S) – Al Mise spazio a Stefano Patuanelli, che ai microfoni dei giornalisti ha sottolineato come l’emergenza maggiore in questo momento sia l’Ilva di Taranto. Per lui si preannunciano settimane di fuoco.
Ministro della Salute Roberto Speranza (LeU) – Un po’ a sorpresa, Liberi e Uguali spende il suo nome con Roberto Speranza, che diventa ministro della Salute al posto di Giulia Grillo del Movimento 5 Stelle.
Ministro agli Affari Europei Vincenzo Amendola (Pd) – Mentre tutti si aspettavano il nome di Paolo Gentiloni, il Partito democratico sceglie al suo posto Vincenzo Amendola, sottosegretario agli Affari Esteri nei governi Renzi prima e Gentiloni poi.
Ministro agli Affari regionali Francesco Boccia (Pd) – Una delle figure istituzionali più esperte tra i democratici ricoprirà l’incarico di ministro agli Affari regionali.
Ministro Pari opportunità e famiglia Elena Bonetti (tecnico ma data vicina a Matteo Renzi) – A favore dei diritti gay, la Bonetti è professore associato di analisi matematica all’Università di Milano.
Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo (M5S) – Nominata per la prima volta senatrice tra le fila del Movimento 5 Stelle nel 2013, nell’ultimo governo gialloverde ha ricoperto il ruolo di presidente dell’11esima Commissione.
Ministro dell’Ambiente Sergio Costa (tecnico, ma vicino al M5S) – Così come Alfonso Bonafede alla Giustizia, Costa è stato riconfermato nel suo dicastero per il governo Conte bis.
Ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà (M5S) – Ha una laurea in economia e commercio conseguita presso l’Università di Trento e in passato ha ricoperto il ruolo di capogruppo del Movimento alla Camera dei deputati.
Ministro dell’Innovazione tecnologica Paola Pisano (tecnico) – Di recente è stata eletta come la donna più influente nel digitale. Lei è Paola Pisano, assessore all’Innovazione nella giunta Appendino a Torino, ha rinunciato in passato alla carica di capolista alle Europee del Movimento 5 Stelle.
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