Bonus 2019, sconti e detrazioni stufa a pellet

Che cosa prevede il Decreto Crescita in merito al Bonus 2019 sulle stufe a pellet. Scopriremo insieme di cosa si tratta, come accedere alla detrazione fiscale e allo sconto e quali sono i documenti necessari.
5 anni fa
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stufa a pellet

Con la fine dell’estate già si pensa agli acquisti invernali. Quali detrazioni fiscali sono previste sulle stufe a pellet?

Le misure fiscali che lo Stato mette a disposizione, comporteranno un notevole risparmio energetico e di denaro per molte famiglie. Quest’ultime, verranno premiate per aver compiuto una scelta volta al benessere, non solo personale ma anche ambientale.
A partire da Luglio 2019, per gli interventi relativi al risparmio energetico, è previsto uno sconto sul prezzo di vendita che sostituisce la vecchia detrazione Irpef.

Lo sconto fa parte del nuovo decreto Crescita 2019 e rappresenterà un risparmio importante sul prezzo totale di acquisto di una stufa a pellet.
Coloro che desiderano utilizzare la detrazione per la stufa a pellet, dovranno dichiarare lo sconto Irpef attraverso il modello 730 e il nuovo modello Reddito ex Unico.

Quali sono le agevolazioni fiscali disponibili per l’acquisto stufa a pellet?

Le agevolazioni previste per l’acquisto di una stufa a pellet sono tre:

– BONUS 50%: prevede una detrazione Irpef del 50% per le ristrutturazioni edilizie effettuate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2019. Il limite massimo di spesa è di 96 mila euro per immobile e rientrano nel bonus i lavori di manutenzione straordinaria e ristrutturazione edilizia;
– ECOBONUS 50%: si tratta dell’incentivo del 50% per la riqualificazione energetica, con un valore massimo di detrazione pari a 30 mila euro.
– CONTO TERMICO 2.0: prevede un contributo in denaro per le nuove installazioni, fino al 65% del costo.

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Per usufruire della detrazione sulla spesa per la stufa a pellet e le agevolazioni fiscali è necessario attenersi alle istruzioni che ha stabilito l’Agenzia delle entrate. Di seguito i requisiti:
– l’installazione della stufa a pellet deve essere fatta da un tecnico autorizzato al rilascio del certificato di conformità, relativo alle capacità termiche della stufa;
– il pagamento della stufa a pellet deve avvenire con bonifico parlante postale o bancario.

Il bonifico parlante è un pagamento che include obbligatoriamente i dati anagrafici dell’acquirente e del venditore e la causale del versamento;
– la trasmissione all’ENEA della dichiarazione del produttore sulle capacità termiche della stufa a pellet, da inviare non oltre 90 giorni dal completamento dei lavori;
– la divisione della spesa totale in 10 quote annuali di importo uguale, detraendo la prima quota nella prima dichiarazione dei redditi utili, attraverso la compilazione del modello dei Redditi o 730 e riportando i dati catastali dell’immobile ristrutturato o per cui è stata effettuata la riqualificazione energetica.
– occorre fornire al CAF, al commercialista o al soggetto che presta l’assistenza fiscale, i documenti della stufa e pellet incluso il certificato di conformità e il bonifico che attesta l’acquisto.

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