Chi ha subito una contestazione di protesto può aprire un conto corrente? La domanda non ha una risposta così semplice come si potrebbe immaginare: innanzitutto, occorre dire che in Italia non esiste alcuna legge che impedisca a una persona protestata di munirsi di un conto corrente. La normativa, però, si fonda sull’idea che la decisione spetti alla banca a cui ci si rivolge, il tutto per permettere all’istituto di credito di tutelare i propri interessi.
Come aprire un conto corrente protestati
Come avviene la richiesta di apertura di conto corrente per chi è stato protestato? Le strade sono tre:
- In primo luogo (ovviamente) mediante il saldo dei propri debiti con richiesta di cancellazione dal cosiddetto Registro dell’Ufficio Protesti della Camera di Commercio – questa strada può essere percorsa soltanto se la ‘levata’ del protesto è avvenuta meno di un anno fa; qualora, invece, il tempo trascorso sia maggiore, occorre effettuare la richiesta di riabilitazione, mediante domanda da presentare al Presidente del Tribunale competente – una volta effettuata una delle due procedure, non bisognerà fare altro che scegliere la banca che presenta la tipologia di conto corrente più adatto alla nostra situazione e utilizzare i canali ‘soliti’ per l’apertura
- Qualora, invece, ci si trova ancora nella condizione di ‘protestati’, è sempre possibile effettuare la richiesta alla banca presso la quale si vorrebbe aprire un conto corrente, ma, a causa della condizione del richiedente, sarà la banca stessa ad effettuare un’analisi della situazione finanziaria e decidere per l’idoneità oppure no – per sperare che la richiesta possa andare a buon fine, sarebbe utile presentare un ‘garante’
- Qualora l’istituto di credito dovesse ritenere non idonea la situazione finanziaria, allora ci si può rivolgere alle banche specifiche per i protestati, che presentano prodotti finanziari specifici per questa tipologia di situazione: la soluzione più diffusa e facile da ottenere è quella della carta conto con IBAN – si tratta di una normalissima carta ricaricabile che risulta però associata a un IBAN, con tutti i vantaggi connessi, dalla possibilità di effettuare la domiciliazione delle utenze alla gestione dei propri bonifici, fino all’accredito del proprio stipendio e alla possibilità di effettuare pagamenti.
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