Avevamo confermato la volontà del Governo per quanto riguarda la proroga del bonus verde anche per il 2020 e 2021. Perché ora si torna a mettere in discussione questa certezza? A suonare come un campanello d’allarme per gli occhi più attenti è stato il fatto che sembrerebbe scomparso il riferimento alla proroga del bonus verde nell’ultima versione della bozza di decreto Clima, sul tavolo del ministero dell’Ambiente.
La speranza è che si tratti di una “svista” anche se appare strano che proprio la detrazione fiscale del 36% prevista per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi, nonché per la progettazione e realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili, sia stata dimenticata, visto l’interesse generale che aveva riscosso tra i contribuenti.
Ribadiamo che, ad oggi, non si può far altro che formulare ipotesi. In attesa dell’approvazione del testo definitivo, il resto sono rumors.
Se questa strada venisse confermata, ci sarebbero circa tre mesi di tempo per fare lavori in giardino o terrazzo che possano rientrare nell’agevolazione del bonus verde. Non sarebbe una grande notizia anche perché autunno e inverno non sono sempre propriamente le stagioni migliori per fare lavori all’aperto. Molti contribuenti sperano nella proroga per poter procedere con maggiore calma, aspettando la primavera 2020. Ma non solo: la notizia della proroga del bonus verde 2020 e 2021 era stata commentata con favore anche dalle imprese che operano nel settore e che avevano evidenziato come, soprattutto nelle grandi città, certi interventi hanno avuto il merito di contribuire ad abbassare le emissioni di CO2.
Seguiremo ovviamente da vicino tutti i prossimi sviluppi fino all’elaborazione ufficiale del decreto Clima per sapere se il bonus verde sarà prorogato per i prossimi due anni e perché non ne sia stata fatta menzione nell’ultima versione del documento.