Proponevano investimenti con diamanti, gonfiando a dismisura il loro prezzo. Nell’inchiesta Crazy Diamond, condotta dalla procura di Milano, sono rimaste coinvolte 5 banche, mentre sono 87 gli indagati. Tra le vittime, circa 300, si leggono nomi molto noti. Da Vasco Rossi a Federica Panicucci, oltre a Simona Tagli e Diana Bracco (amministratore delegato del gruppo farmaceutico Bracco). Nel caso di Vasco Rossi, ad esempio, il noto cantante ci avrebbe rimesso 2,5 milioni di euro, mentre Diana Bracco più di 1 milione di euro. Da quanto si apprende, gli istituti bancari avrebbero presentato i diamanti come bene rifugio alle persone poi truffate.
Quali sono le banche coinvolte nell’inchiesta sulla truffa dei diamanti?
Banco Bpm, Intesa Sanpaolo, Montepaschi dei Siena, Banca Aletti e UniCredit sono le cinque banche coinvolte nell’inchiesta Crazy Diamond. Nelle prime ore della giornata di ieri la Guardia di Finanza di Milano ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini. I profitti illeciti generati complessivamente dagli istituti bancari sopracitati ammonterebbero a 500 milioni di euro, mentre sarebbero oltre 300 le persone truffate. Una media dunque di 1,6 milioni di euro a persona.
Chi sono gli indagati nell’inchiesta sulla truffa dei diamanti?
L’inchiesta Crazy Diamond condotta dalla procura di Milano vede 87 persone fisiche e 7 persone giuridiche indagate, fra cui due società di intermediazione per la vendita dei diamanti. Quest’ultime sono la Diamond Private Investment (Dpi) e la Intermarket Diamond Business (Idb). Nello specifico la Idb avrebbe elargito regali ai vertici del Banco Bpm e Unicredit. Tra gli indagati spiccano i nomi di Maurizio Faroni e Maurizio Zancanaro, ex direttori generali rispettivamente di Banco Bpm e Banca Aletti.
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