Tra i motivi che possono giustificare l’assenza da casa in concomitanza con la visita fiscale figura anche l’esigenza di recarsi in ospedale per il figlio? Su questo argomento è intervenuta di recente la Corte di Cassazione. Analizziamo il caso perché non sempre questa motivazione giustifica l’assenza.
Visita fiscale: ci si può allontanare per andare dal figlio in ospedale?
Secondo i giudici vanno distinti i casi: se l’urgenza è quella di portare il figlio al pronto soccorso per un incidente è un conto; diverso è invece il caso in cui in ospedale si deve eseguire un esame programmato, una visita prenotata oppure se il figlio si trova ricoverato a seguito di un intervento. Queste ultime circostanze darebbero tutte modo di dare preavviso al datore di lavoro.
Più nel dettaglio:
- se il figlio deve essere trasportato in pronto soccorso, il giustificato motivo è valido solamente per la finestra temporale che intercorre in ospedale fino alla firma delle dimissioni;
- controlli successivi o visite al paziente ricoverato non hanno il carattere di urgenza che esonera dalla previa comunicazione dal datore di lavoro.
Nel caso di specie, affrontato nell’ordinanza n. 24492/2019, i giudici si erano trovati ad affrontare il caso del ricorso di un lavoratore contro la sanzione disciplinare comminata per assenza alla visita fiscale. Il medico fiscale era passato all’indirizzo indicato intorno alle ore 11:35 e non aveva trovato il lavoratore reperibile, senza che questo avesse informato il datore di un giustificato motivo. Solamente in aula, dinanzi allo scenario di sanzione disciplinare, l’uomo aveva eccepito tale motivazione per giustificare l’assenza alla visita fiscale. Stando alla sua testimonianza, intorno alle ore 4:30 circa, aveva dovuto portare il figlio di sette anni al Pronto Soccorso. La diagnosi dell’ospedale era stata di orticaria idiopatica con ricovero nelle ore immediatamente successive. L’orario di dimissione del pronto soccorso segnava 4:59. Solo fino a quest’ora, dunque, posto che non rientra neppure nella fascia oraria di reperibilità, il padre sarebbe stato giustificato per l’assenza alla visita fiscale.
Durante gli orari di visita fiscale, e più nello specifico all’ora in cui si è presentato il medico Inps, ovvero 11:35, non sussisteva già più il carattere di urgenza che poteva giustificare la non reperibilità senza previa comunicazione di allontanamento al datore di lavoro. In tal senso si sono espressi i giudici della Corte di Cassazione con sentenza della sezione lavoro (n. 24492/2019).
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