Multe stradali: scatta il pignoramento dei crediti nel modello 730

L’agenzie delle Entrate potrà pignorare i crediti dichiarati nel 730 se le multe stradali non risultano pagate. Come funziona il nuovo sistema di compensazione.
5 anni fa
2 minuti di lettura
codice della strada

Per le multe stradali scatterà il pignoramento nel modello 730. Dal prossimo anno, chi incorrerà in infrazioni al codice della strada e non pagherà nei termini stabiliti la relativa sanzione pecuniaria, rischia di vedersi pignorati i crediti fiscali presenti in dichiarazione dei redditi. La misura è contenuta nel decreto fiscale in via di approvazione al Parlamento e collegato alla manovra di bilancio per il 2020.

Per i furbetti del codice della strada, quindi, no vi sarà più la possibilità di farla franca o tirarla per le lunghe confidando in un meccanismo lento e farraginoso del recupero delle imposta da parte della pubblica amministrazione.

Perché dal prossimo anno (dal 1 maggio 2020) i debiti nei confronti del fisco e dell’erario in generale finiranno per essere gestiti dall’amministrazione finanziaria direttamente alla fonte secondo automatici e obbligatori sistemi di compensazione fra crediti e debiti passati a ruolo, ivi comprese le multe stradali.

Come funziona il pignoramento del 730

Il nuovo meccanismo agirà sui tempi più che sui modi rendendo più efficace e rapida l’azione di recupero delle somme dovute al fisco e che finora ha seguito un iter diverso e più costoso. Si parla in questo senso di “pignoramento del 730”, ma consiste essenzialmente in un sistema di compensazione fra debiti e crediti. In sostanza, si tratterà di una compensazione automatica e obbligatoria di tutti i debiti contratti dal contribuente nei confronti del fisco con i crediti d’imposta rinvenenti dalle dichiarazioni reddituali per somme iscritte a ruolo e non ancora pagate. Compensazione che non varrà per chi sta già estinguendo i debiti con pagamenti rateali o per chi ha deciso di saldare a parte.

Le multe stradali saranno compensate

Anche le multe al codice della strada rientreranno in questo ambito. l’Agenzia delle Entrate, prima di procedere al rimborso Irpef del 730, verificherà se ci sono morosità pregresse verso l’Agente della Riscossione per multe scadute, iscritte a ruolo e rimaste non pagate.

A quel punto comunicherà al contribuente che le somme a credito verranno compensate in tutto o in parte con i debiti per multe stradali iscritte a ruolo. Saranno esclusi dalla meccanismo di compensazione solo i debiti di piccolo importo, inferiori a 100 euro, ma non è escluso che tale limite possa essere innalzato o addirittura azzerato. Il Ministero dell’Economia e delle Finanza è a caccia di soldi per recuperare i 7,2 miliardi di euro di coperture finanziarie mancanti e previsti in manovra di bilancio per congelare l’aumento dell’Iva e per tagliare il cuneo fiscale.

Il nuovo sistema di compensazione dei crediti e dei debiti fiscali avrà il merito di risparmiare tempo, soldi per le comunicazioni e notifiche e agevolerà il contribuente sgravandolo di incombenze amministrative e burocratiche. L’intento ovviamente è quello di fare in modo che lo Stato incassi più rapidamente possibile i soldi che deve recuperare, ma è anche un valido strumento che alleggerirà il cittadino da preoccupazioni di sorta.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

Lascia un commento

Your email address will not be published.

postepay cashback
Articolo precedente

In tempi di incertezza economica come investire il proprio denaro in Poste: bfp e libretti

Articolo seguente

False compensazioni F24: aumenta la stretta del governo, ecco i nuovi controlli