Il Governo Conte-bis, potrebbe prorogare la scadenza del pagamento delle cartelle da rottamare.
Il provvedimento potrebbe arrivare già in questi giorni grazie al decreto fiscale 2020 collegato alla manovra economica.
Rottamazione ter
L’articolo 3 del Decreto Legge n. 119/2018 ha introdotto la Definizione agevolata 2018 (cosiddetta “rottamazione-ter”) grazie alla quale, tutti coloro che hanno uno o più debiti con Agenzia delle Entrate-Riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017, potranno regolare le loro posizioni debitorie nei confronti dello stato. In particolare, viene concessa la possibilità di estinguere i propri debiti iscritti a ruolo, contenuti nelle cartelle di pagamento, versando soltanto le somme dovute senza sanzioni o interessi di mora maturati.
È previsto, inoltre, il pagamento di tutte le somme maturate a favore dell’Agente della riscossione a titolo di aggio, le spese delle procedure esecutive e diritti di notifica.
Il debito dovrà essere rimborsato in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2019 oppure attraverso un pagamento rateizzato.
Le scadenze per il pagamento
Le scadenze all’adesione e al pagamento delle stesse sono state un susseguirsi di rinvii e proroghe.
Inizialmente, la scadenza per l’adesione alla Rottamazione ter era stata fissata al 30 aprile 2019, con il termine del pagamento della prima o unica rata al 31 luglio 2019.
In un secondo momento sono stati riaperti i termini per l’adesione al 31 luglio con conseguente nuova scadenza al 30 novembre 2019, che essendo un sabato verrebbe fatto slittare a sabato 2 dicembre.
Con la nuova proposta, si vorrebbe riaprire al pagamento entro il 2 dicembre anche per chi ha aderito alla prima rottamazione del 30 aprile, in modo da rendere unica la scadenza e dare un po di tempo in più ai ritardatari per rimettersi in regola col fisco.
Secondo fonti ministeriali, soltanto il 55% degli aderenti avrebbe effettivamente pagato entro il 31 luglio 2019, facendo registrare un introito nelle casse dello stato solamente di 1,6 miliardi di euro.
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