Abbiamo recentemente parlato di Shrinkflation, una sorta di trucco usato dalle aziende per mantenere il costo di un prodotto invariato diminuendo le dimensioni. A rimetterci è ovviamente il consumatore, che la maggior parte delle volte non si accorge del sistema e pensa che il prezzo sia rimasto lo stesso. D’altronde il termine “shrinkage” (“contrazione”) e “inflation” (“rincaro”) rimanda proprio al significato di quello che ormai è un vero e proprio processo in cui chi compra è ignaro del raggiro.
Il raggiro dello Shrinkflation
Nella pratica, il funzionamento è abbastanza semplice: un pacchetto di fazzoletti che un tempo ne conteneva 10 ora ne contiene 9 e ovviamente chi acquista non si accorge della diminuzione del prodotto.
I supermercati dove è conveniente fare la spesa
D’altronde, come ha fatto notare l’Istat ultimamente, gli italiani spendono almeno 500 euro di spesa al mese e quella alimentare rappresenta la voce più importante delle uscite. La crisi economica, però, ha toccato anche il mercato dei consumi che negli ultimi 12 anni ha visto un calo del 18,4% al netto dell’inflazione. Nonostante tutto gli italiani non vogliono rinunciare alla qualità. In aiuto arriva l’ultimo report annuale di Altroconsumo che ha analizzato mille punti vendita in 69 capoluoghi di provincia e un milione di prezzi, il tutto per capire dove è più conveniente fare la spesa. Considerando marche note, marche economiche e prodotti e marchi con il logo della catena, il report di Altroconsumo ha rilevato che i supermercati più convenienti sono il Famila Superstore, Auchan Ipercoop, Conad Ipermercato, Iper e Bennet.
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