Buoni fruttiferi postali: quanto vale oggi un titolo di 1, 2 e 3 milioni di lire?

I buoni fruttiferi postali sono un prodotto di investimento dal 1925: ma quanto valgono oggi dei buoni ordinari di 1, 2 e 3 milioni di lire?
5 anni fa
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buono postale

I buoni postali ordinari sono l’investimento ideale per coloro che vogliono investire fino a venti anni senza rinunciare a chiedere il rimborso in ogni momento. Sono un prodotto che piace molto perché è garantito dallo Stato, emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti e collocato sul mercato da Poste Italiane. Ma quanto vale oggi un buono fruttifero postale di 1 milione di lire, 2 milioni e 3 milioni?

Buoni ordinari: dal 1925 l’investimento scelto da milioni di italiani

I buoni postali fruttiferi ordinari hanno una tassazione agevolata, non hanno spese di gestione, sottoscrizione o rimborso e sono adatti per qualsiasi esigenza in quanto è possibile richiedere in ogni momento il rimborso della cifra investita.

Si ha poi diritto agli interessi maturati se il rimborso viene chiesto dopo un anno dalla sottoscrizione che può essere sia in forma cartacea che dematerializzata. Inoltre la sottoscrizione di tali titoli può avvenire sia nell’ufficio postale che mediante app o in modalità online.

Per quanto concerne il rendimento effettivo annuo lordo alla fine di ciascun periodo di possesso si parte dallo 0,05% che si ottiene alla fine del primo anno fino ad arrivare allo 0,90% che si ha al termine del ventesimo anno. La prescrizione si ha infine dal giorno successivo alla scadenza per cui i buoni diventano infruttiferi (significa che non rendono più) mentre dopo dieci anni si prescrivono.

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Quanto vale oggi un buono di 1 milione di lire?

Sul sito di Poste Italiane c’è una sezione dedicata al calcolo del proprio buono fruttifero postale. È necessario inserire semplicemente la data di sottoscrizione, quella di scadenza, l’importo e la tipologia del buono. È poi il calcolatore ad eseguire il calcolo, ecco il link.

Nel caso di un buono fruttifero postale ordinario del valore di 1 milione di lire emesso il 1° novembre 1989 e scaduto il 1° novembre 2019, Poste comunica che per i titoli emessi dal 1° settembre 1987 al 23 giugno 1997 si applica una ritenuta fiscale del 12,50%.

Detto ciò, si evince che al 1° novembre 2019 il buono su indicato avrà il valore di 5.546,09 euro. Tale valore di rimborso sarà al netto delle ritenuta fiscale e al lordo dell’eventuale imposta di bollo calcolata in base alla normativa pro tempore vigente.

Nel dettaglio, Poste comunica che l’importo nominale sottoscritto sarà di 516,46 euro mentre il valore del buono al lordo della ritenuta fiscale di 6.264,61 euro con ritenuta fiscale di 718,52 euro. Il valore del buono al netto della ritenuta fiscale sarà quindi di 5.546,09 euro.

Per seguire l’andamento del proprio buono nel tempo, si potrà inserire manualmente nella medesima pagina su indicata la tipologia del titolo che si ha nel proprio portafogli “buoni” oppure recarsi nell’ufficio postale a demateriarizzarlo.

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Quanto vale un buono di 2 e 3 milioni di lire?

Un buono fruttifero postale ordinario del valore di 2 milioni di lire sottoscritto il 1° novembre 1989 e scaduto il 1° novembre 2019 avrà il seguente valore:

  • l’importo nominale sottoscritto sarà di 1.032, 91 euro,
  • il valore del buono al lordo della ritenuta fiscale sarà di 12.529,22 euro,
  • la ritenuta fiscale sarà di 1.437, 04 euro,
  • il valore del buono al netto della ritenuta fiscale sarà di 11.092,18 euro.

Un buono fruttifero ordinario del valore di 3 milioni di lire, invece, sottoscritto nel medesimo periodo avrà il seguente valore:

  • l’importo nominale sottoscritto sarà di 1.549,37 euro,
  • il valore del buono al lordo della ritenuta fiscale sarà di 18.793,83 euro,
  • la ritenuta fiscale sarà di 2.155,56 euro,
  • il valore del buono al netto della ritenuta fiscale sarà di 16.638,27 euro.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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