IMU e Tasi, dal 2020 si potrà pagare anche a rate

Novità in arrivo per IMU e Tasi che dal 2020 saranno accorpate e pagabili a rate pe ri contribuenti in difficoltà economica.
5 anni fa
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Dal 2020 anche IMU e Tasi potranno essere pagate a rate. Se prima non era possibile farlo in quanto la rateazione era prevista solo per i debiti nei confronti dello Stato, dall’anno prossimo sarà possibile anche per le imposte locali sulla casa.

Per ottenere la rateazione il contribuente dovrà comunque dimostrare di essere in difficoltà economica. La dilazione sarà, quindi, un diritto e non potrà essere negata per debiti superiori a 100 euro con numero di rate che cresce in base all’importo dovuto al Comune.

IMU e Tasi pagabili a rate

Posto, quindi, che dal prossimo anno anche IMU e Tasi potranno essere pagate a rate, vediamo nel dettaglio come funzione la dilazione dei pagamenti. Se il debito è superiore a 6.000 euro la rateazione non potrà essere inferiore a 36 rate, se invece il debito supera i 20.000 euro si potrà ottenere una dilazione fino a 72 rate. Tale diritto per il contribuente spetta se vengono rispettati i termini di pagamento: qualora non venissero pagate due rate consecutivamente, l’ente potrà agire chiedendo il pagamento di tutto il debito restante. La proroga al pagamento delle rate potrà essere richiesta una sola volta qualora le condizioni economiche del debitore dovessero peggiorare. Sulle somme dovute verranno applicati gli interessi di mora come previsto dalla legge per i pagamenti rateali.

Imu e Tasi unificate

Fra le altre novità in arrivo nel 2020 ci sarà l’unificazione di Imu e Tasi. Le due imposte saranno accorpate e nel complesso non subiranno aumento e non ci saranno aggravi per i contribuenti. L’aliquota base passerà però dal 7,6 al 8,6 per mille e i Comuni avranno spazio per alzarla fino al 10,6 per mille in base alle singole esigenze di bilancio. In virtù della novità, per il 2020, come prima rata si dovrà versare la metà di quanto pagato nel 2019 in attesa che i sindaci adottino le delibere necessarie in base alle nuove regole.

Le modalità di pagamento resteranno invariate, mediante F24 con versamento della prima rata il 16 giugno e del salto il 18 dicembre dell’anno di competenza.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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