Pagare meno tasse? Fate un fondo pensione per i figli

Regalare un fondo pensione ai figli per risparmiare sulle tasse? E’ una delle soluzioni più praticate dagli italiani per abbattere la pressione fiscale e, al contempo, per assicurare un futuro migliore ai propri figli quando saranno adulti. Con un quadro normativo pensionistico altamente incerto per il futuro, non è mistero che i genitori facciano dei fondi pensione per i propri figli.

La previdenza complementare prevede infatti la possibilità di recuperare fino a 5.164,57 euro all’anno di tasse sotto forma di deducibilità fiscale.

In pratica c’è la possibilità di dedurre dal reddito complessivo imponibile del 730 i premi pagati al fondo previdenziale o all’assicurazione pagando, alla fine, meno tasse

Le deducibilità fiscale

Ma perché ricordarlo adesso? E’ infatti bene sapere che per usufruire delle agevolazioni fiscali, è necessario che l’operazione di sottoscrizione o versamento quote per la pensione integrativa venga effettuato entro il 31 dicembre per cui l’operazione sia di competenza 2019. Se si facesse a gennaio 2020, ad esempio, bisognerebbe aspettare più di un anno per operare le deduzioni fiscali in parola. I contributi versati nel corso del 2019, quindi, potranno essere portati in deduzione dal reddito dichiarato ai fini Irpef nel 2020. Lo scaglione di reddito in questo modo diminuirà e le aliquote saranno applicate su una base imponibile inferiore, con conseguenti minori imposte da pagare. Vale la pena ricordare che più basso è il reddito annuo, maggiore sarà l’incidenza della deduzione fiscale e quindi maggiore il risparmio che si può ottenere.

Le detassazione totale dei fondi

Un altro vantaggio della pensione integrativa è la detassazione totale dei fondi versati per la parte non dedotta ai fini Irpef. Per ottenere il beneficio sarà sufficiente dichiarare al gestore del fondo pensione l’ammontare dei contributi non dedotti affinché ne tenga conto. Normalmente è previsto nei moduli di sottoscrizione e versamento quote e comunque a inizio anno viene inoltrata la comunicazione al contribuente.

Ma vediamo nel dettaglio come funziona la detassazione. La pensione integrativa, al momento dell’erogazione, è soggetta ad una ritenuta a titolo d’imposta con un’aliquota del 15%, decisamente agevolata rispetto a quelle dell’Irpef. Dopo 15 anni di partecipazione alla previdenza integrativa scende dello 0,30% ogni anno fino ad arrivare al 9%. La base imponibile della pensione integrativa non tiene conto: a) della parte dei rendimenti che sono stati già tassati (al 20% nel fondo pensione anziché al 26% come negli altri strumenti di risparmio); b) dei contributi che non sono stati dedotti. Quanto versato e non dedotto, in definitiva, gode della detassazione totale dei fondi al momento dell’erogazione della pensione.

Soldi sempre disponibili per ogni esigenza

Oltre a ciò vi è l possibilità per i figli ai quali si è regalato il fondo pensione di disporre in età adulta di somme per qualsiasi esigenza prima ancora di beneficiare di una pensione integrativa. Dal capitale versato e accumulato nel fondo pensione si possono infatti richiedere anticipi fino al 75% per spese di acquisto o ristrutturazione di immobile e del 30% per qualsiasi altra esigenza, come per motivi di studio o per spese mediche e dentistiche, ma anche per avviare una propria attività imprenditoriale. Insomma i vantaggi non si riducono solo alla deducibilità fiscale per il contraente del fondo pensione, ma anche per il beneficiario.