Bonus condizionatori 2020: è possibile ottenerlo anche senza ristrutturazione edilizia?

Le agevolazioni bonus casa vengono riconfermate anche per il 2020. Fra queste vi è anche la possibilità di ottenere un credito d’imposta o uno sconto in fattura per l’acquisto di un nuovo condizionatore. Vediamo come ottenerlo.
5 anni fa
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Il bonus condizionatori 2022 senza ISEE è sempre più appetibile con l'arrivo dell'estate
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Con Legge di Bilancio 2020, il bonus condizionatori, come anche il resto dei bonus casa, saranno riconfermati.

Detrazione irpef o sconto in fattura? Bonus del 50% o 65%? Con ristrutturazione o senza?

La normativa italiana, si sa, spesso non è delle più chiare e si potrebbe cadere in un enorme confusione.

Cerchiamo di fare un pò di chiarezza e vediamo a chi spetta il bonus sopra citato e come poterlo ottenere.

Bonus condizionatori 2020: cos’è?

Cominciamo col dire che il bonus condizionatori è una misura fiscale che spetta a tutti i contribuenti che acquistano un condizionatore in presenza o meno di interventi di ristrutturazione edilizia nello stesso immobile.

Il bonus, a seconda del tipo di intervento, può essere del 50% o del 65%, ed è detraibile dalla dichiarazione dei redditi in 10 quote annue.

Sconto immediato in fattura

Dal primo luglio del 2019, è entrata in vigore una norma che rende possibile usufruire, alternativamente al credito d’imposta Irpef, dello sconto immediato del bonus dal prezzo di vendita.

In pratica, la detrazione fiscale può essere ceduta direttamente al venditore o a chi esegue i lavori di ristrutturazione, e ottenere il relativo sconto, del 50% o del 65%, direttamente sul prezzo di vendita.

Bonus con e senza ristrutturazione

In pratica le agevolazioni possono essere di 2 tipi:

  • Bonus condizionatori 2020 del 50% con il cosiddetto bonus mobili, con ristrutturazione;
  • Bonus condizionatori 2020 del 50% o del 65% con il cosiddetto “ecobonus”, anche senza ristrutturazione edilizia, ma solo se si sostituisce il vecchio impianto con un nuovo impianto a pompa di calore e ad alta efficienza.

In particolare, nel caso di quest’ultima fattispecie, l’Agenzia delle Entrate chiarisce quanto segue:

«per le caldaie a condensazione si può usufruire della detrazione del 50% solo se hanno un’efficienza media stagionale almeno pari a quella necessaria per appartenere alla classe A di prodotto prevista dal regolamento (UE) n. 811/2013.

Se, oltre ad essere almeno in classe A, sono anche dotate di sistemi di termoregolazione evoluti (appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02), è possibile continuare a usufruire della detrazione più elevata del 65%.

Per l’acquisto di caldaie a condensazione con efficienza inferiore alla classe A, dal 1° gennaio 2018 non si può più richiedere l’agevolazione».

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