Tante sono le novità e le proposte di modifica alla Legge di Bilancio 2020. Una che di certo non è passata inosservata, e che sicuramente sarà oggetto di ampi scontri nei giorni a venire, è sicuramente la nuova norma, approvata in commissione Bilancio alla Camera, che prevede l’eliminazione delle due importanti agevolazioni per le imprese che investono in beni strumentali.
A partire da gennaio 2020, salvo modifiche dell’ultim’ora, le agevolazioni del super ammortamento e dell’iper ammortamento verranno cancellate.
Al loro posto un nuovo credito d’imposta decisamente meno vantaggioso per le imprese italiane, anche se, c’è da dire, esso verrà esteso ad una platea di contribuenti più ampia.
Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 2020
Il nuovo emendamento, approvato in commissione bilancio al Senato, prevede la sostituzione del super e dell’iper ammortamento, con un nuovo credito d’imposta.
Secondo quanto è emerso dal nuovo testo, a partire dal primo gennaio 2020, vi saranno nuove percentuali di sgravio fiscale, in base al tipo di investimento.
In particolare, è previsto un credito d’imposta del:
- 40% o 20% per investimenti in beni strumentali relativi a Industria 4.0, in base all’importo dell’investimento;
- 15% per gli investimenti in servizi e software digitali;
- 6% per gli investimenti in beni e servizi diversi dai precedenti.
Imprese agricole: le novità previste in Legge di Bilancio
A partire dal primo gennaio 2020, tutte le imprese agricole potranno usufruire delle agevolazioni di cui sopra.
In tal modo, il governo otterrebbe 2 obiettivi fondamentali:
- Sostenere l’innovazione in agricoltura;
- Un ricambio di macchinari agricoli vecchi e, probabilmente, altamente inquinanti.
Tra le voci “green mobility” è stato, anche, previsto lo stanziamento di un fondo da 5 milioni di euro per gli investimenti innovativi delle imprese agricole in beni strumentali.
Infine, di concerto al fondo precedente, ne nascerà un altro di circa un milione di euro, che avrà il compito di incentivare le imprese agricole all’implementazione di “sistemi di gestione avanzata”.
Il fondo in questione sarà utilizzato per finanziare:
- Contributi a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile;
- Mutui agevolati di importo non superiore al 60%.
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