Fra le novità del 2020 c’è anche l’Isee precompilato. Come per la dichiarazione per il modello 730, anche il documento che certifica lo stato reddituale del soggetto che chiede bonus o agevolazioni fiscali allo Stato o agli enti pubblici, sarà precompilato dall’Inps.
Cosa significa questo? Significa che molte informazioni sono già in possesso dell’amministrazione che dovrà emettere l’Isee a favore del contribuente. E’ però possibile che in questa prima fase iniziale ci siano ancora molte lacune da colmare a livello tecnico, come solitamente avviene quando si allineano i vari archivi digitali di questa o quella amministrazione pubblica che riporta i dati salienti del contribuente.
I documenti necessari per presentare la DSU
Vediamo quindi quali sono i documenti necessari per presentare la DSU al proprio commercialista o Caf che si occuperà della richiesta di Isee. Sostanzialmente sono quattro le categorie di documenti da presentare:
- documenti anagrafici del dichiarante e del proprio nucleo familiare;
- documenti relativi ai redditi percepiti;
- documenti del patrimonio mobiliare e immobiliare.
- documentazione aggiuntiva da presentare in caso di disabilità.
Documenti anagrafici
I documenti anagrafici sono quelli riportati sul proprio documento di identità e sul proprio tesserino sanitario per quanto attiene al codice fiscale e valgono, sia per il contribuente che per il nucleo familiare di appartenenza. Questi documenti sono già in possesso dell’Inps e non dovranno essere riprodotti se non in caso di variazione di residenza.
Documenti relativi ai redditi
Per quanto riguarda i redditi percepiti, il contribuente dovrà esibire, a seconda dei casi, il modello 730 o modello Redditi 2019 con riferimento al periodo di imposta 2018; la certificazione Unica 2019; la dichiarazione IRAP (solo per imprenditori agricoli); gli assegni percepiti o corrisposti nel 2018 per coniuge e figli; i redditi da lavoro dipendente prestato all’estero; altre certificazioni reddituali attestanti ad esempio compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, borse e/o assegni di studio.
Documenti sul patrimonio mobiliare e immobiliare
Per l’Isee 2020, il patrimonio mobiliare e immobiliare a cui bisogna fare riferimento è quello relativo al 2018. Anche in questo caso, molti dati saranno precompilati. Fra i vari documenti da allegare alla domanda DSU vi sono:
- il saldo contabile dei depositi bancari e postali;
- gli estratti conto con giacenza media annuale dei depositi bancari e postali al 31 dicembre 2018;
- le azioni o quote detenute presso società od organismi di investimento collettivo di risparmio;
- i dati patrimonio immobiliare risultanti da visura catastale;
- il patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio presentato ovvero somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti, solo per lavoratori autonomi e società;
- i certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all’estero (fabbricati,
- i terreni agricoli, aree edificabili). Valore IVIE dell’immobili detenuti all’estero;
- atto notarile di donazione di immobili (solo per le richieste di prestazioni sociosanitarie residenziali);
- la certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
- la targa o gli estremi di registrazione al P.R.A. di autoveicoli o motoveicoli di proprietà con cilindrata pari o superiore a 500 cc;
- la targa o gli estremi di registrazione al R.I.D. di navi e imbarcazioni da diporto.
Documenti in caso di disabilità
Per chi è affetto da disabilità, ai fini Isee, dovrà presentare la certificazione della disabilità rilasciata dall’ente corredata da eventuali spese pagate per il ricovero in strutture residenziali (nell’anno precedente la presentazione della DSU) e/o per l’assistenza personale (detratte/dedotte nella dichiarazione dei redditi del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU).