Controlli fiscali: dal 2020 saranno più pressanti

Agenzia delle Entrate e Anagrafe tributaria: come partono i controlli fiscali? Vediamolo insieme.
5 anni fa
1 minuto di lettura
controlli fiscali

Il sistema dei controlli fiscali e dell’accertamento tributario italiano diventa sempre più articolato.

Pur rimanendo un meccanismo semplice, che si basa spesso sulle sole risultanze e discrepanze tra saldi bancari e saldi delle dichiarazioni, il modello italiano diventa quasi opprimente.

Da quest’anno i controlli saranno decisamente più serrati, del resto, lo stesso governo ha giurato guerra agli evasori.

Lo stato italiano, proprio per il 2020, si attende un recupero dell’evasione di ben 3 miliardi di euro. Almeno questo è quanto previsto dei tecnici del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Ma come fa il fisco italiano a scovare i furbetti?

Controlli fiscali incrociati: ecco come funzionano

In estrema sintesi, i controlli incrociati partono dai dati in possesso dall’Agenzia delle Entrate e dall’Anagrafe tributaria.

I dati delle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti, in sostanza, vengono messi a confronto con le risultanze, in entrata e in uscita, dei conti correnti bancari o postali.

Se da questi saldi ne dovessero scaturire delle discrepanze o, comunque, delle situazioni poco chiare, l’Agenzia delle Entrate, di concerto con la Guardia di Finanza, potrà effettuare delle verifiche più approfondite. Insomma un vero e proprio accertamento.

In ogni caso, ogni contribuente sarà profilato. L’amministrazione finanziaria, infatti, darà a essi un rating o delle “pagelle fiscali” a seconda del grado di affidabilità fiscale dello stesso.

Controlli sulle fatture elettroniche

Tra i maggiori strumenti di controllo, a disposizione dell’amministrazione finanziaria, da pochi anni rientrano anche le fatture elettroniche.

Proprio grazie alla fatturazione elettronica, la mole e la qualità delle informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate è diventato davvero imponente, come anche la facilità nei controlli.

In un futuro i controlli fiscali sui soggetti titolari di partita iva obbligati alla fatturazione elettronica potrebbero diventare automatizzati e a tappeto, e non più a campione.

Il compito di controllo dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di finanza, in sostanza, è stato reso notevolmente più semplice.

Per ulteriori chiarimenti si legga la scheda dell’Agenzia delle Entrate sui controlli tributari.

Potrebbe anche interessarti:

 

 

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Offerte lavoro Ryanair 2020: nuove selezioni tra gennaio e febbraio per assistenti di volo

Articolo seguente

Bond legato all’oro e con tasso garantito al 5%, ecco come funziona