Evasione fiscale: da aprile il nuovo algoritmo anti-evasori che può entrare nel conto corrente

Un software che scoverà i furbetti. Quasi un grande fratello del fisco, che frugherà tra i conti correnti dei contribuenti.
5 anni fa
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Da aprile partiranno i nuovi controlli (selettivi) sui conti correnti dei contribuenti ritenuti a rischio evasione.

Un nuovo algoritmo potentissimo (già soprannominato “il grande fratello dell’Agenzia delle Entrate”) che, in completa autonomia, potrà frugare tra i conti correnti di tutti i contribuenti, andando ad analizzare: giacenze, bonifici in ingresso e uscita, saldi ecc.

Lo scopo è quello di individuare scostamenti rilevanti tra i movimenti sul conto corrente e quanto dichiarato dal contribuente stesso.

Tutto pronto. Si parte dal primo aprile

Il nuovo algoritmo, come già detto, entrerà in funzione a partire dal primo aprile 2020, si attende solamente un decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze che, salvo sorprese, dovrebbe vedere la luce entro la fine di marzo.

Da quella data i controlli saranno effettuati in modo selettivo sui conti correnti dei cittadini (persone fisiche).

In ogni caso, i dati, almeno nella prima fase dei controlli, dovrebbero rimanere anonimi, nel pieno rispetto della privacy del contribuente.

L’anonimato, dunque, rimarrà tale fintantoché un soggetto non venga ritenuto a rischio evasione e l’Agenzia delle Entrate decida di avanzare ulteriori accertamenti.

In ogni caso, i limiti da superare per uscire dall’anonimato dovranno ancora essere resi noti. Per tale motivo, bisognerà attendere il decreto attuativo del ministero che si attende, ricordiamolo, entro la fine di marzo.

In ogni caso, come segnalato da “Liberoquotidiano.it”, già da inizio anno, tutti i soggetti che richiederanno un Isee subiranno automaticamente una verifica dei saldi, delle giacenze e dei movimenti finanziari, al fine di accertarsi che il dato contenuto nell’Isee non si discosti dal vero.

Non ci resterà che attendere la fine di marzo per poter capire quali saranno gli effettivi limiti (o l’effettiva portata) di controlli di questo tipo.

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