È arrivata una nuova sentenza a favore di una risparmiatrice di Oristano che, grazie all’Associazione a difesa dei consumatori “Adiconsum”, è riuscita a recuperare 8.450 euro di interessi dai suoi buoni fruttiferi postali della serie Q/P. Ecco cosa è accaduto e perché la signora è riuscita a vincere.
Buoni fruttiferi postali emessi nel 1987
Una signora di Oristano si è recata alle Poste per riscuotere il buono in suo possesso (che era stato emesso nel 1987) ma non le è stata erogata la cifra maturata fino al trentesimo anno ma quella fino al ventesimo anno.
La risparmiatrice ha quindi prelevato tale somma ed immediatamente si è recata presso lo sportello dell’Adiconsum di Oristano affinché le venissero riconosciuti i propri diritti. Dietro al titolo in suo possesso, infatti, non c’era nessun timbro di Poste Italiane che arrecava modifiche ai rendimenti da calcolare nel periodo compreso tra il ventunesimo ed il trentesimo anno.
Potrebbe interessarti: Bfp: riscossi i veri importi riportati nella tabella dietro al titolo non quelli dichiarati da Poste Italiane
Cosa è accaduto poi?
A seguito del reclamo della signora di Oristano, l’Adiconsum ha presentato immediatamente un reclamo a Poste Italiane ottenendo però una risposta non soddisfacente. L’Associazione a difesa dei consumatori ha quindi rimesso tutto nelle mani dell’Arbitro Bancario Finanziario che ha dato ragione alla signora di Oristano. Poste Italiane è stata quindi condannata a ricalcolare gli interessi in base a quanto veniva effettivamente riportato dietro il buono fruttifero postale. Il totale recuperato dalla risparmiatrice è stato quindi di 8.475 euro.
L’Adiconsum invita quindi tutti i risparmiatori a verificare con attenzione quello che viene riportato in merito al rendimento dietro al titolo quando si sottoscrivono e si ritirano buoni fruttiferi postali.
Leggete anche: Buoni fruttiferi postali: Poste Italiane condannata a pagare 24 mila euro per interessi non versati ma dovuti