Separarsi dal proprio animale domestico è difficile, anche quando muore. Molti proprietari di cani, gatti etc si chiedono se la legge ammetta la possibilità di seppellire gli animali domestici nel proprio giardino (privato o condominiale) e, in caso affermativo, quali autorizzazioni e permessi occorrono.
Iniziamo col citare l’articolo 24, comma 1, lettera a, del regolamento europeo 3 ottobre 2002, n. 1774, che prevede la possibilità di seppellire gli animali domestici. Tuttavia le disposizioni possono variare di regione in regione quindi il consiglio è quello di rivolgersi a quella di propria residenza.
Il requisito che si ritrova più spesso è quello di un’autorizzazione per prevenire rischi igienico-sanitari (così ad esempio l’articolo 30 della legge Regione Lombardia n. 6/2004). Vanno anche esclusi rischi per la salute pubblica (per la Regione Lombardia, si veda la deliberazione VII/20278 del 21 gennaio 2005).
Giardino condominiale: si può seppellire il proprio animale domestico?
Le cose si complicano quando non si tratta di abitazione privata ma di spazio comune condominiale. Tuttavia non si deve pensare che tale possibilità sia categoricamente esclusa. Ovviamente le circostanze potrebbero variare caso per caso (dimensioni del giardino, tecnica di sepoltura eccetera). Potrebbe dunque rappresentare un utilizzo lecito degli spazi comuni a patto di avere le dovute autorizzazioni richieste di cui sopra. In ogni caso specifico si dovrà tenere in considerazione anche l’interesse degli altri condomini all’uso della cosa comune affinché nessuno ne abbia pregiudizio.
Se all’amministratore viene resa nota la sepoltura di un animale domestico in giardino, egli dovrà chiedere al proprietario di mostrare le autorizzazioni. Se queste non vengono esibite (o chi ha eseguito la sepoltura ammette di esserne sprovvisto), l’amministratore dovrà provvedere a segnalare il fatto al competente ufficio comunale.
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