Festa di compleanno figli divorziati: rientra nel mantenimento o si paga a metà come spesa straordinaria?

L'organizzazione (e il pagamento) della festa di compleanno dei figli spetta ad entrambi i genitori divorziati? Rientra nell'assegno di mantenimento o è considerata una spesa straordinaria?
5 anni fa
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“Sto organizzando la festa di compleanno di mia figlia che compie un anno. Io e il padre ci siamo separati subito dopo la sua nascita. A chi spetta pagare la festa? Sono obbligata ad invitarlo?”

“Mio figlio compie 18 anni tra un mese e vorrei fare una cena in pizzeria con i parenti più stretti, circa una ventina di persone in tutto. Il padre, a mio avviso, per evitare l’incombenza, vuole invece festeggiare separatamente. Aldilà del fatto che, almeno in quest’occasione, avrei preferito un momento di unione intorno a mio figlio: può esonerarsi dal pagare metà della cena o è comunque tenuto a coprire al 50%?”

Dopo le vacanze, tra gli eventi della vita dei figli di genitori divorziati che creano dubbi e discussioni sulla ripartizione spese ci sono probabilmente le feste di compleanno.

Ogni situazione è diversa, come abbiamo visto dai due esempi sopra riportati, ma le domande più ricorrenti agli avvocati divorzisti riguardano chi paga la spesa per l’organizzazione della festa di compleanno (se rientra nel mantenimento dei figli o rappresenta una spesa straordinaria) e chi ha diritto ad essere presente (ovvero se si devono fare una o due feste di compleanno separate).

Definizione di spese straordinarie non incluse nel mantenimento: requisiti

Partiamo schematizzando brevemente i parametri per la distinzione tra spese ordinarie e straordinarie (premettendo che i confini non sono sempre netti e vanno valutati di caso in caso). Le spese extra possono essere “fuori dall’ordinario”:

  • in senso soggettivo: qualora si tratti di spese non prevedibili anticipatamente, legate a eventi di natura occasionale e che non possono essere fatte rientrare nella spesa fissa mensile dell’assegno di mantenimento ordinario;
  • in senso oggettivo: l’ammontare deve essere tale da non rientrare nell’assegno di mantenimento.

A ben vedere la festa di compleanno non soddisfa nessuno di questi due parametri.

Sicuramente non sono un evento imprevedibile. Inoltre l’importo non dovrebbe essere sproporzionato rispetto al calcolo dell’assegno in linea di massima, forse salvo la festa di 18 anni. Come anticipato sopra, in mancanza di un elenco tassativo, subentra in ogni fattispecie una componente legata alla discrezionalità del giudice, chiamato ad analizzare caso per caso.

Come spesso nelle cause di separazione e divorzio l’aspetto più importante sarebbe la collaborazione dei due ex coniugi nell’interesse primario dei figli, elemento che, purtroppo, sembra essere molto raro. Tuttavia almeno per il giorno del compleanno dei figli si potrebbe cercare di fare un’eccezione, no?

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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