Inchiesta shock e-commerce Euroconsumers: due prodotti su tre non sicuri

Alcune categorie di prodotti nel mirino di un'indagine di Euroconsumers, l’organizzazione dei consumatori europei.
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5 anni fa
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L’ultima indagine di Euroconsumers (l’organizzazione dei consumatori europei) ha rivelato che due prodotti su tre che acquistiamo nei siti di e-commerce non sono sicuri, non rispettano cioè gli standard di sicurezza stabiliti dall’Europa. I principali problemi si riscontrano soprattutto tra gli articoli realizzati al di fuori dei confini europei, che riescono senza troppe difficoltà a superare i controlli alla frontiera. L’inchiesta di Euroconsumers ha avuto per protagonisti 250 prodotti acquistati sui più famosi siti di e-commerce, tra cui eBay, Amazon, Aliexpress e Wish.

L’analisi di Euroconsumers su 250 prodotti acquistati online

Nello specifico, come riporta un approfondimento di Repubblica, l’indagine di Euroconsumers ha puntato il dito contro le seguenti categorie di prodotto:

  • caricatori USB

  • giocattoli

  • abbigliamento

  • gioielli

  • rilevatori di fumo

  • caschi moto

  • prodotti per sbiancare i denti

Ecco quanto è emerso dal report dell’organizzazione dei consumatori europei:

  • il 72 per cento dei caricatori USB è infiammabile

  • il 31 per cento dei giocattoli presenta percentuali di ftalati ben oltre il limite consentito

  • oltre l’87 per cento di abbigliamento per bambini non è conforme agli standard di sicurezza europei

  • il 70 per cento dei gioielli contiene metalli pesanti, cadmio e nichel in eccesso

  • il 100 per cento di rilevatori di fumo non è affidabile

  • il 66 per cento dei caschi da moto non è omologato

  • il 70 per cento dei prodotti per sbiancare i denti presenta quantità di perossido di idrogeno ben oltre il limite consentito

Amazon risponde

Nel corso dell’ultimo anno, gli italiani hanno speso oltre 36 miliardi di euro negli acquisti online sui siti di e-commerce come Amazon, Aliexpress e Wish. Commentando l’indagine condotta da Euroconsumers, l’e-commerce di Jeff Bezos ha affermato che la sicurezza rappresenta una priorità assoluta, sottolineando come quelli presi in esame dall’inchiesta siano semplicemente casi isolati, che nulla hanno a che fare con l’esperienza di milioni di venditori terzi che vendono i propri articoli tramite la loro pagina.

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