Più tempo per presentare il 730, la scadenza slitta al 30 settembre

Il governo concede più tempo ai contribuenti per presentare la dichiarazione dei redditi 2020 anticipando la riforma prevista nella legge di bilancio,
5 anni fa
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730
Scadenze e adempimenti fiscali maggio 2022, perché il giorno 23 è da cerchiare sul calendario

Slitta al 30 settembre la presentazione del modello 730. Il recente decreto d’emergenza e urgenza varato dal governo per contrastare il coronavirus, fra le altre cose, cambia anche alcune importanti scadenze fiscali, come la presentazione della dichiarazione dei redditi che viene prorogata a fine settembre.

La misura era già prevista dalla legge di bilancio 2020 ma sarebbe entrata in vigore a partire dal prossimo anno, nel 2021. Con l’emergenza coronavirus, però, si è reso necessario dare più tempo ai contribuenti già da quest’anno per effettuare la dichiarazione dei redditi mediante modello 730.

Un intervento che non si limita solo alle zone contaminate, ma che si estende a tutta Italia.

Scadenza modello 730 spostata al 30 settembre

Imprese e professionisti avranno quindi più tempo a disposizione per elaborare i dati fiscali dei contribuenti e predisporli per l’invio all’Agenzia delle Entrate. Fino al 30 settembre 2020. Una misura necessaria per dare più respiro e tranquillità alle aziende e alle imprese impegnate anche con le pratiche burocratiche e fiscali. Tutte le scadenze saranno quindi posticipate in funzione della nuova data per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Le certificazioni uniche (CU) potranno essere trasmesse entro il 31 marzo (dal 2021 diventerà 16 marzo), mentre la precompilata sarà disponibile per i singoli contribuenti dal 5 maggio 2020 (anziché il 15 aprile). Dal 2021 tale data diventerà il 30 aprile. Anche per la trasmissione dei dati che danno diritto alle detrazioni e fiscali che verranno caricati nella dichiarazione precompilata è concessa la proroga di un mese, fino al 31 marzo di quest’anno.

I rimborsi Irpef 2020

Per quanto riguarda i rimborsi Irpef in busta paga o sulla pensione, dal Mef rassicurano i contribuenti: non ci sarà alcun ritardo nei conguagli fiscali. Il testo della riforma nella legge di bilancio 2020 non esplicita quale sarà la data esatta dei rimborsi poiché si parla del “primo mese successivo a quello in cui il sostituto ha ricevuto il prospetto di liquidazione, ovvero il risultato contabile della dichiarazione”.

Però, per chi presenterà la dichiarazione a maggio o a giugno, il rimborso o conguaglio avverrà il mese successivo, mentre per chi lo farà a fine settembre 2020, il rimborso avverrà a ottobre o novembre al massimo, anche se per questo ultimo passaggio bisognerà aspettare chiarimenti successivi con circolari da parte dell’Agenzia delle Entrate. In ogni caso, la finestra temporale per i conguagli Irpef per il 2020 sarà da giugno a ottobre.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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