Coronavirus, settore della ristorazione in crisi: alcuni esempi virtuosi di gestione dell’emergenza

Dall’app MyCIA a Domino’s Pizza, ecco alcuni esempi virtuosi di gestione dell’emergenza da Covid-19.
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5 anni fa
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L’ultimo Decreto firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha segnato la chiusura di ristoranti, bar e pub fino al prossimo 25 marzo. In questo momento di totale emergenza per l’epidemia del Coronavirus, alcuni player del settore ristorazione stanno offrendo importanti spunti su come operare in tale contesto. Nella totalità dei casi, tecnologia e delivery rappresentano le due parole chiave. Dall’app MyCIA a Domino’s Pizza, ecco alcuni esempi virtuosi di gestione dell’emergenza da Covid-19, che ad oggi ha mietuto oltre 1.000 vittime, con più di 15.000 persone trovate positive al nuovo Coronavirus (ultimo bollettino della Protezione Civile aggiornato a giovedì 12 marzo).

MyCIA

L’app MyCIA consente agli utenti di trovare un ristorante nelle vicinanze del loro domicilio che offre il servizio di food delivery, ordinando il piatto che desiderano. In una situazione normale, oltre al food delivery le persone hanno l’opportunità di scegliere il loro piatto per poi mangiarlo sedute al tavolo del ristorante stesso. Stando alle dichiarazioni di Pietro Ruffoni, creatore dell’applicazione MyCIA, negli ultimi giorni è aumentato in maniera esponenziale l’utilizzo dell’app, con la maggior parte delle persone che si avvale del servizio di consegna a casa del piatto desiderato.

Domino’s Pizza

Tra gli esempi virtuosi da citare riguardo alla gestione dell’emergenza figura anche Domino’s Pizza, primo in Italia a offrire il servizio di Contactless Delivery per chi ordina la pizza restando a casa. Letteralmente, Contactless Delivery significa consegna senza contatto. Tale servizio va ben oltre i canoni di sicurezza fissati dal Governo su suggerimento del comitato scientifico (tenere un metro di distanza tra sé e gli altri), dunque può sicuramente essere un’opzione molto utile anche per tutte le altre aziende. Non è un caso che, in base alle indiscrezioni raccolte da TeleCrunch, anche due giganti della consegna a domicilio come Deliveroo e Glovo in Europa stiano puntando sul Contactless Delivery.

Pizzium

Anche Pizzium, concept di Pizzerie presente in Lombardia, Torino, Roma e Bologna, dopo le disposizioni del governo in merito all’emergenza coronavirus, ha deciso di mantenere il servizio delivery nelle pizzerie di Via Anfossi, Via Procaccini, Via Vigevano e Via Doria a Milano e nel locale di Roma. Stefano Saturnino, amministratore delegato di Pizzium ha chiarito la decisione “di potenziare il servizio delivery per non far mancare le nostre pizze a chi deve restare a casa.”

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