Coronavirus, bollette luce, acqua e gas: cosa cambia fino al 3 aprile

Stop a tutti i distacchi per morosità fino al 3 aprile ma nel frattempo si attendono misure per ridurre le bollette.
di
5 anni fa
2 minuti di lettura
Aumenti luce e gas

Mentre si attende un pacchetto di misure che dovrebbe ridurre il costo delle bollette luce, acqua e gas, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, Arera, ha deciso per il blocco delle procedure di sospensione per quanto riguarda le forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità. Con l’emergenza coronavirus è stato infatti chiesto che gli operatori diano la priorità ai servizi pubblici essenziali in questo duro momento. La sospensione, in ogni caso, vale fino al 3 aprile con possibilità di proroga almeno fino a quando non sarà chiaro quando terminerà l’emergenza.

 

Chi riguarda la sospensione

In un comunicato l’Arera ha fatto sapere “Dal 3 aprile, salve ulteriori sospensioni, il fornitore interessato a disalimentare o ridurre la fornitura del cliente moroso dovrà riavviare le procedure e quindi a procedere nuovamente alla sua costituzione in mora”. Ad essere coinvolti da questi provvedimenti, che interessano le fatture non pagate o le riduzioni di potenza, sono tutti gli utenti domestici e non domestici per quanto riguarda le bollette dell’acqua, i clienti in bassa tensione per le bollette elettriche e i clienti che non superano i 200mila metri cubi standard per il gas. In sostanza i clienti morosi che si erano visti attivare la procedura di distacco hanno diritto alla riattivazione della fornitura con data valida dal 10 marzo. Quindi, i clienti che hanno ricevuto la procedura di distacco dal 10 al 13 marzo hanno diritto alla riattivazione. I clienti morosi dovranno comunque procedere al pagamento di quanto dovuto quando sarà terminato lo stop voluto dall’Arera, non si tratta, in sostanza, di una cancellazione delle bollette ma solo di una sospensione. 

Cambiamenti forse anche per la Tari, come si legge nel comunicato dell’Arera, saranno presi in considerazione i termini previsti dalla legge per approvare le tariffe rifiuti per il 2020 e di far slittare tutto al 30 giugno anziché al 30 aprile, data in cui scade la prima rata del pagamento.

 

Come scrive il sito Quifinanza, inoltre, l’Arera ha deciso di creare un conto di 1 miliardo presso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali che servirà a garantire gli interventi futuri a favore dei clienti sempre in merito ad emergenze come il covid 19. 

Si attendono misure a favore dei clienti

Federconsumatori e il Codacons hanno plaudito alla decisione presa dall’Arera. Federconsumatori, in particolare, spera che la stessa procedura venga applicata alle utenze telefoniche mentre Massimiliano Donà del Codacons considerando che gli italiani sono obbligati a restare a casa, auspica anche “nell’estensione immediata dei bonus sociali a chiunque perde il posto di lavoro, il posticipo delle date di scadenza di tutti i conguagli e l’azzeramento degli interessi in caso di richiesta di rateizzazione, la sospensione della tariffa bioraria nel servizio di maggior tutela e applicazione, anche nelle ore di punta, della tariffa della fascia più bassa (F3) e riduzione dell’IVA sul gas al 10% sull’intero consumo e non solo sui primi 480 Smc annuali”.

Leggi anche: Coronavirus e caos compagnie aeree: voli cancellati e tagli dei posti di lavoro

[email protected]

Articolo precedente

Coronavirus, bonus da 100 euro per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, ma non per tutti

Articolo seguente

Lotteria scontrini: il documento commerciale si può buttare