L’emergenza Coronavirus non ha fermato né le spedizioni di Amazon né quelle di Sda Poste Italiane. Ovviamente le priorità sono cambiate, il colosso dell’e-commerce, ad esempio, ha annunciato che modificherà l’ordine delle precedenze concentrandosi sopratutto sui prodotti che servono di più. Ma vediamo cosa cambierà.
Amazon ed il Coronavirus
In Italia il gruppo Amazon ha preso delle importanti decisioni visto il numero crescente degli acquisti online che sta portando all’esaurimento di prodotti come i materiali sanitari e gli articoli per la casa. Proprio per questo il colosso dell’e-commerce ha comunicato di aver deciso temporaneamente di dare la precedenza a tali prodotti e a quelli più richiesti per rifornire e consegnare tali generi di beni ai clienti.
Tale situazione durerà fino al 5 aprile (salvo proroghe) e riguarderà anche i clienti Prime abbonati. Costoro se prima ricevevano i pacchi i 24 o 48 ore adesso dovranno attendere di più. Ovviamente si cercherà comunque di essere il più veloci possibili ma ciò in base alla richiesta e alla disponibilità. Addirittura Amazon ha annunciato che assumerà 100 mila lavoratori in più in modo tale da potersi preparare al boom di ordini online che partiranno dalle persone che sono in quarantena in Europa, Regno Unito e Usa.
Sda Poste Italiane e l’emergenza Coronavirus
Nei giorni scorsi sul sito delle Poste Italiane sono stati forniti dei chiarimenti in merito alle nuove modalità di recapito che saranno in uso. L’Sda, si legge, ha messo in atto tutte le misure necessarie per salvaguardare la salute pubblica rispettando le direttive del Governo. Quindi i pacchi saranno consegnati nella cassetta del proprio domicilio oppure in un luogo sicuro senza che via sia il contatto diretto tra chi lo riceve e chi lo porta.
Per quanto concerne i pacchi di Poste Italiane ci potrebbe essere una seconda modalità di spedizione ovvero l’invio al destinatario prima della consegna di un codice di 5 cifre via e-mail o sms. Così non appena il corriere arriverà chiederà al ricevente la successione numerica. Solo se quest’ultimo la dirà corretta si procederà con la consegna.
Infine qualora il destinatario sia assente, in caso di rifiuto o di impossibilità del contatto, le spedizioni finiranno dove sarà possibile in giacenza. Inoltre in base alla capacità operativa della struttura locale, poi, le spedizioni potranno anche essere restituite al mittente.
Leggete anche: Poste Italiane e le misure di contenimento per Covid 19: aggiornamenti ad oggi 12 marzo