Le dichiarazioni di successione ereditaria da presentarsi nel periodo di sospensione degli adempimenti tributari previsto dal decreto Cura Italia (art. 62 Decreto-Legge n. 18 del 2020) possono slittare al 30 giugno 2020. Lo si apprende direttamente dal sito del MEF nella sezione dedicata alle FAQ fiscali sulle misure contenute nel menzionato decreto. Volendo sintetizzare quanto prevede l’art. 62, con esso il legislatore al fine di dare un supporto ai contribuenti in questo periodo di epidemia legata al Covid-19, ha stabilito in favore di coloro che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato, la sospensione degli adempimenti diversi dai versamenti e diversi dall’effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale in scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020, facendo per essi slittare il termine ultimo (per ora) al 30 giugno prossimo senza applicazione di sanzioni.
Quali dichiarazioni slittano
Il MEF sul proprio sito istituzionale ha fatto sapere che anche se la proroga del termine di presentazione di una dichiarazione di successione non è espressamente menzionato dalla norma di cui sopra, essa potrebbe, comunque, rientrarvi tenuto conto che la dichiarazione è presentata all’Agenzia delle Entrate e che essa è in funzione del pagamento dei tributi. Pertanto, secondo il ministero, laddove il termine di presentazione della dichiarazione di successione scada nel periodo di sospensione compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020 si rende applicabile la sospensione prevista dal menzionato art. 62 del Cura Italia e tale adempimento dovrà essere effettuato entro il 30 giugno 2020. Si ricorda che, sulla base della vigente legislazione, non c’è obbligo di dichiarazione se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Il termine di presentazione è fissato in 12 mesi dall’apertura della successione che corrisponde con la data di avvenuto decesso.