Prelievo soldi dal conto: due motivi per cui gli italiani lo stanno facendo e rischio segnalazione

Il prelievo di soldi dal proprio conto è sempre libero? Ecco perché stiamo assistendo ad un boom di liquidità. Quali movimenti possono essere sospetti? Chi rischia la segnalazione?
5 anni fa
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Si sta registrando in questi tempi una sorta di corsa al prelievo di soldi dal conto. Le cifre lo confermano: i motivi che possiamo ipotizzare sono sostanzialmente due: senso di sicurezza nell’avere liquidità immediata per le spese urgenti e timore di una patrimoniale o prelievo forzoso dal conto. Quali rischi si corrono? Il titolare del conto può essere segnalato? 

Corsa al prelievo di contante dai conti corrente: perché la liquidità conferisce maggiore sicurezza?

Non è solo un’impressione: i dati raccolti della Banca Centrale Europa dall’agenzia Bloomberg fanno registrare un record nel prelievo di contante simile a quello che, non a caso, era emerso nel periodo di Natale: “il forte aumento nella domanda settimanale di contanti – spiegano gli esperti della Bce – è in gran parte spiegabile con il fatto che le persone spendono più nei supermercati e nei negozi a causa dell’incertezza legata alla pandemia di coronavirus. La domanda di denaro nella settimana è stata simile alla domanda nella settimana di Natale“.

I contanti in circolazione nell’Eurozona la scorsa settimana sono aumentati di 19 miliardi di euro rispetto a quella precedente. Dunque non si tratta di una tendenza esclusivamente italiana.

Siamo, a ben vedere, di fronte all’aumento di richiesta di liquidità più significativo di prelievo di contante dall’ottobre del 2008 (all’epoca a spingere a dotarsi di cash fu la paura per il rischio fallimenti bancari in seguito al crac di Lehman Brothers). Oggi invece i timori sono due: quello che le scorte alimentari finiscano (sebbene più volte smentito) e quello di un prelievo forzoso sui conti o patrimoniale (anche se il governo ha chiarito che non è all’orizzonte come misura).

Prelievo dal proprio conto corrente: quando si rischia la segnalazione

In linea di massima ognuno è libero di prelevare dal proprio conto. Resta cruciale saper dimostrare come vengono spesi i soldi.

Se un’azienda supera il limite di soglia giornaliero o mensile può essere segnalato all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF). Qualora non si riesca a dimostrare la legalità del prelievo, i contribuenti potrebbero subire una tassazione maggiorata (che sarebbe considerato fiscalmente alla stregua di un ricavo). Nei casi più gravi si rischia anche l’imputazione per presunta attività illecita o in nero trattandosi di illecito tributario. Tendenzialmente i privati non sono soggetti a controlli sul proprio conto: tuttavia ripetuti prelievi di piccole somme potrebbero risultare sospetti.

Chiudiamo ricordando che avere troppa liquidità in casa può essere rischioso anche per eventuali furti oltre a segnalare che le banconote possono essere veicolo di trasmissione del Covid-19.

 

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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