Bond sicuro e rendimento annuale di oltre il 5%, investendo per meno di 6 mesi

Obbligazioni in lire turche della Banca Europea per gli Investimenti in scadenza nell'ottobre prossimo e con rendimento superiore al 5%. Vediamo il rapporto tra convenienza e rischio.
5 anni fa
1 minuto di lettura
Bond BEI in real brasiliani

E’ un momento abbastanza difficile per le valute emergenti, che risentono più di tutte della crisi internazionale esplosa con l’emergenza Coronavirus. Peso messicano, real brasiliano, rand sudafricano, rublo russo e lire turche risultano tra le più colpite. Particolarmente danneggiati sono i tassi di cambio dei paesi esportatori di petrolio, i quali accusano direttamente il crollo delle quotazioni. Ma quando le valutazioni diventano molto basse, a meno che ancora non abbiano toccato il fondo, in prospettiva s’intravedono i guadagni.

La lira turca nel breve periodo potrebbe beneficiare del crollo del greggio, grazie alla ridotta bolletta energetica che si scaricherebbe sui prezzi, accelerando il processo in corso di disinflazione dell’economia emergente. E più bassa l’inflazione, più alti i tassi reali, da mesi ormai negativi.

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Il cambio si apprezzerebbe nel caso in cui il tasso d’inflazione scendesse al di sotto dei tassi d’interesse, quanto meno cesserebbe di deprezzarsi. E per chi detenesse assets in lire turche sarebbe una buona notizia. Tra le forme di investimento a breve termine e a rischio di credito sostanzialmente nullo vi presentiamo oggi le obbligazioni emesse dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) in lire turche e in scadenza il prossimo 7 ottobre, la cui cedola annuale è del 9,125% (ISIN: XS1224031903).

Rendimento appetibile con la lira stabile

Trattandosi di un organismo sovranazionale e godendo del massimo rating da parte delle agenzie di valutazione (“AAA”), nessun dubbio sul merito creditizio dell’emittente. Invece, i titoli sono soggette a forte rischio di cambio, visto che nell’ultimo anno, ad esempio, la lira contro l’euro ha perso più del 12% e nell’ultimo decennio la media annua di poco meno del 6%. Ieri, prezzavano a 96,79 centesimi e considerando che l’ultima cedola annuale sarà erogata alla scadenza, per cui nel caso di acquisto ci spetterebbe di essa poco meno della metà e dovremmo corrispondere al venditore quanto maturato sino ad oggi, il rendimento effettivo alla scadenza risulterebbe superiore al 5%.

Infatti, acquisteremmo sotto la pari, ma dovremmo sborsare un altro 5% rispetto al valore nominale del titolo per versare al venditore il rateo della cedola sin qui maturata, per un costo totale di 101,8 centesimi. In compenso, alla scadenza ci porteremmo a casa circa 104,11 centesimi, pari a un rendimento del 2,3%, che su base annua diverrebbe di poco superiore al 5%. Certo, se nel frattempo il cambio tra lira ed euro tendesse a 8, accuseremmo una perdita, ma se restasse nei pressi del rapporto attuale o, addirittura, scendesse verso quota 7, riporteremmo guadagni insperabili sui mercati avanzati per una scadenza così corta e relativamente a un bond così sicuro.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

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