Fase 2 e spiagge libere: come funzionano, ecco le soluzioni per gestirle

Come saranno le spiagge libere questa estate? L'idea Safety Beach.
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5 anni fa
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Mascherina in spiaggia

Dal 29 maggio hanno riaperto le spiagge in tutta Italia con nuove regole da seguire per scongiurare il contagio da coronavirus. Si va dal distanziamento degli ombrelloni, steward da spiaggia che dovranno controllare che le persone rispetteranno le distanze, prenotazioni con app fino al servizio sotto l’ombrellone. Se per gli stabilimenti balneari privati le regole sembrano chiare, non si può dire lo stesso per le spiagge libere, forse le più amate da chi va al mare.

Idee per le spiagge libere da Rimini e Ostia

Alcune idee su come saranno gestite le spiagge libere arrivano da Rimini e Ostia.

Nella città romagnola, meta popolare durante l’estate, si pensa ad ombrelloni a 5 metri di distanza, steward per gestire l’afflusso e divieto di comitive sotto lo stesso ombrellone, che dovrà essere condiviso solo dai membri della stessa famiglia mentre ad Ostia sono previste palette per sapere dove piantare ombrellone e controlli a bordo di Quad. Le norme previste per le spiagge libere di Rimini dovrebbero essere applicate anche alle altre spiagge della regione Emilia Romagna. «Stiamo valutando la possibilità dell’ausilio di app per la gestione degli accessi per le spiagge libere più ampie e più frequentate. Alla prenotazione con app sarebbe destinata solo una parte della spiaggia e potrebbe rivelarsi utile in caso di eccessiva affluenza per evitare code e assembramenti» ha detto l’assessore al Demanio Roberta Frisoni.

Oltre alla distanza tra ombrelloni e asciugamani a 5 metri, sarà necessario mantenere le distanze anche durante le passeggiate in spiaggia, sarà vietato creare assembramenti durante il bagno, gli steward dovranno intervenire più che altro per gestire l’accesso alla spiaggia mentre il controllo sarà gestito dagli organismi preposti. Si sta pensando anche a delle app per gestire gli accessi nelle spiagge. Anche le spiagge romane giocano con la distanza tra ombrelloni.

Saranno predisposti controlli a bordi di Quad e paletti per indicare lo spazio in cui mettere l’ombrellone ma anche una app per controllare quanti posti liberi ci sono in spiaggia.

Safety Beach

Un altro progetto, chiamato Safety Beach, interessa invece le spiagge di Arenzano, in Liguria e Bellaria Igea Marina. Secondo un report di Facile.it, mUp research e Norstat un italiano su 2 è d’accordo con i sistemi di prenotazione per le spiagge libere, quelle più difficili da regolamentare. Nasce così il progetto di 7Events di Milano che partirà dal 1 luglio e che potrebbe interessare anche altri comuni. Si tratta di un sistema di prenotazione via web dove ogni spiaggia avrà una capienza massima e potranno accedere coloro che hanno prenotato l’ingresso sul portale www.safetybeach.it. Dopo essersi registrati, sarà possibile indicare l’ora di arrivo e prenotare il proprio spazio. Le spiagge saranno divise in aree e potranno accedervi massimo 4 persone dello stesso nucleo familiare. All’ingresso delle spiagge sarà necessario compilare una certificazione con il regolamento, in seguito agli ospiti sarà dato un bracciale colorato come riconoscimento.

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