Decreto “Cura Italia”, “liquidità” e “Rilancio” in un unico documento elaborato dai commercialisti

Un unico documento che passa in rassegna le misure urgenti a sostegno della liquidità e a favore delle imprese e dell’economia adottate dal Governo per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID- 19.
4 anni fa
1 minuto di lettura

Cura Italia, liquidità e rilancio, sono i tre decreti emanati in pochi mesi dal Governo allo scopo di fronteggiare la crisi sanitaria del coronavirus e dei suoi inevitabili effetti negativi sull’economia del nostro Paese.

I tre decreti contengono una serie di provvedimenti di aiuto alle imprese e famiglie, soprattutto sul piano della liquidità.

Una giungla di Bonus, finanziamenti, proroghe ecc. Tutte le misure dei decreti sono state riassunte in un documento, elaborato di recente dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e dalla Fondazione nazionale commercialisti.

 

Decreti Coronavirus, un unico documento ne riassume tutte le misure

Un unico documento che passa in rassegna le misure urgenti a sostegno della liquidità e a favore delle imprese e dell’economia adottate dal Governo per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID- 19, contenute nel Decreto “Cura Italia” n. 18/2020 (convertito con modificazioni nella legge n. 27/2020), nel Decreto “Liquidità” n. 23/2020 attualmente in corso di conversione e nel Decreto “Rilancio” n. 34/2020.

Il documento fa seguito alla pubblicazione dei documenti di ricerca del 18 marzo, del 15 aprile e del 29 aprile u.s., con i quali è stata effettuata una prima analisi delle principali misure adottate dal Governo per fare fronte alla contingente emergenza epidemiologica da COVID-19, contenute nel Decreto “Cura Italia” n. 18/2020 convertito e nel Decreto “Liquidità” n. 23/2020.

Il documento è scaricabile direttamente dal sito della Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e dalla Fondazione nazionale commercialisti (Link diretto).

 

Potrebbe anche interessarti:

 

 

 

Lascia un commento

Your email address will not be published.

L'associazione a difesa dei consumatori Codici chiede ai consumatori di prestare attenzione alla truffa del consenso rubato e richiama alla responsabilità della banca: il caso.
Articolo precedente

Attenzione alle telefonate che parlano di anomalie carte di credito o conto corrente: la truffa è dietro l’angolo

Articolo seguente

Smart working: incidenti domestici rientrano negli infortuni di lavoro?