Taglio cuneo fiscale, dal 1 luglio 2020 busta paga più pesante

Taglio cuneo fiscale al via dal 1 luglio 2020. Maggiori vantaggi per chi guadagna di meno e risparmi fiscali fino a 40 mila euro.
4 anni fa
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Taglio del cuneo fiscale al via. Dal primo luglio 2020 i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato cominceranno a ricevere una busta paga più pesante.

E’ l’effetto del taglio al cuneo fiscale previsto dalla legge di bilancio per il 2020 e che sostanzialmente lima l’incidenza del fisco sui redditi da lavoro medio bassi percepiti dai lavoratori. Milioni di dipendenti, in buona sostanza, subiranno un prelievo fiscale inferiore grazie alla rivisitazione del “bonus Renzi”.

Il taglio del cuneo fiscale

Dal 1° luglio 2020, non si parlerà più di bonus Renzi da 80 euro, bensì di bonus 100 euro inserito direttamente in busta paga sotto forma di detrazioni fiscali.

Ci sarà, in pratica, un aumento di 20 euro mensili che porterà ciascun dipendente a guadagnare 600 euro all’anno, rispetto ai 480 euro che sarebbero spettati con l’ormai vecchia normativa. Pertanto, sull’arco temporale di 12 mesi, i lavoratori riceveranno 1.200 euro, anziché 960 euro. In particolare, come spiegato dal ministro all’Economia Roberto Gualtieri, il bonus Renzi viene assorbito in busta paga come risparmio sulle tasse da parte di lavoratori e datori di lavoro e determinerà il taglio al cuneo fiscale. I nuovi beneficiari del taglio del cuneo fiscale saranno oltre 4 milioni di lavoratori dipendenti. “Dopo tanti anni aumenta il salario netto di una parte dei lavoratori, è un primo risultato perchè i salari del Paese restano bassi, ma la strada è quella giusta“. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, il quale ha aggiunto che “serve una riforma che intervenga anche sull’Irpef“, ha aggiunto, sottolineando che “un altro tema è la defiscalizzazione degli aumenti dei contratti collettivi“.

Tutti i tagli del cuneo fiscale e gli aumenti in busta paga

Ma veniamo ai dettagli del taglio del cuneo e ai benefici per i lavoratori dipendenti. Per i redditi fino a 29 mila euro il beneficio è pari a 1.166 annuo (+97 euro mese); arriva a 1.131 euro l’anno (94 euro mese) per la fascia 30 mila; e passa a 1.097 (91 euro mese) per i redditi fino a 31 mila euro annui per scendere a 1.063 euro (88,5 euro mese ) per i redditi fino a 32 mila e a 1.029 (85,7 euro mese) fino a 33 mila.

A partire dai 34 mila euro, il taglio del cuneo si tradurrà in un beneficio sotto i 1.000 euro annui. E infatti: i lavoratori con redditi di 34 mila euro percepirebbero 994 euro (83 euro mese), 960 euro (80 euro) quelli con 35 mila euro di reddito; 768 euro (64 euro mese) fino a 36 mila euro di reddito annuo; 576 ( 48 euro mese) per i lavoratori con un reddito lordo di 37mila euro annuo; 384 euro (32 euro mese ) per i redditi fino a 38 mila; 192 (16 euro mese) per quelli fino a 39 mila euro ( i famosi 53 centesimi al giorno) fino ad arrivare a impatto zero per i redditi di 40 mila euro annui.

Effetti benefici per 16 milioni di lavoratori

I benefici, quindi, si rivolgeranno a una platea stimata di 16 milioni di lavoratori dipendenti con effetti maggiori per i redditi più bassi. Le risorse arriveranno dal “Fondo per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti”, istituito dalla legge di bilancio 2020, che ha una dotazione di 3 miliardi di euro per l’anno 2020 e di 5 miliardi di euro annui a decorrere dal 2021.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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