Coronavirus e abitudini digitali e di acquisto: ecco come sono cambiate

Con il lockdown sono cambiate le nostre abitudini digitali ma anche di spesa.
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4 anni fa
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Come sono cambiate le abitudini degli italiani con il coronavirus? Durante il lockdown in tanti si sono riscoperti chef e pizzaioli ma una cosa che ha accomunato quasi tutti è stato il tempo passato davanti davanti allo schermo del computer o della tv per vedere film, serie tv, giocare, navigare o postare sui social.

Come sono cambiate le abitudini digitali degli italiani

Secondo il rapporto di Global Web Index, che ha preso in considerazione 4mila persone a campione tra Stati Uniti e Regno Unito, tutto dipende dalla propria generazione.

Ad esempio per la Generazione Z, coloro che hanno tra 16 e 23 anni, e i Millennial, i ragazzi compresi tra 24 e 37 anni, le attività preferite sono state guardare video su YouTube e TikTok. Tra le attività preferite anche vedere film o serie tv su Netflix o giocare ai videogame, fino all’ascolto della musica, attività preferita dal 28%. Più basse le percentuali di persone che hanno passato il tempo leggendo un quotidiano o libri.

Per quanto riguarda la Generazione X, persone tra i 38 ai 56 anni, e i Boomer, adulti che hanno dai 57 ai 64 anni, sembra essere stato maggiore il consumo di tv, radio e lettura di quotidiani, soprattutto nel caso dei boomer.

A cambiare anche le abitudini di acquisto

Una recente ricerca di Revolut, app finanziaria, aveva invece rilevato che a cambiare sono state anche le abitudini di acquisto. A crescere il numero di persone che comprano su internet non solo di generi alimentari o tecnologia ma anche altri tipi di prodotti. Ad esempio sono aumentate del +188% le vendite di Playstation, percentuali alte anche per Steam Games e Nintendo, così come sono aumentate le  transazioni relative ai servizi di streaming come Netflix, Spotify etc. Dal punto di vista degli e-commerce si sono visti aumenti per Aliexpress, Apple, Amazon etc. Dal report era emerso che mentre erano crollate le ricerche di viaggi o spostamenti tramite siti come Booking, Trenitalia o Flixbus, era invece cresciute le ricerche di cibo da asporto e operatori di food delivery come e Glovo e Just Eat.

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