L’Agenzia delle Entrate, con il comunicato stampa del 5 giugno 2020, rende noto che l’esame delle prime richieste di Reddito di Emergenze (REm) pervenute all’Inps ha evidenziato come numerose domande siano prive di una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) valida.
Attenzione, in questi casi le domande vengono rigettate, ecco come evitare errori o risolverli attraverso una nuova domanda.
Reddito d’Emergenza
Il decreto-legge 19 maggio 2020, cosiddetto decreto rilancio, ha istituito il Reddito di emergenza (Rem), una misura straordinaria di sostegno al reddito introdotta per supportare i nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica causata dall’emergenza epidemiologica da coronavirus, in possesso di determinati requisiti di residenza, economici, patrimoniali e reddituali indicati all’articolo 82 del decreto stesso.
Per ulteriori informazioni, si legga: “Reddito d’Emergenza (REM), fino a 840 euro al mese, richieste entro il 30 giugno”.
DSU valida per ottenere il Reddito di Emergenza
L’Inps, con la circolare n. 69 del 3 giugno 2020 le norme che disciplinano il REm, ha illustrano i requisiti di accesso al Reddito di emergenza, di cui all’articolo 82 del decreto-legge n. 34/2020.
Nella circolare è precisato che “fra i requisiti richiesti al momento della presentazione della domanda, in aggiunta a quelli socio-economici previsti dalla legge, è indispensabile la presenza di una DSU valida.
In mancanza, la domanda non potrà essere accolta e sarà quindi necessario presentare una DSU valida e, successivamente, una nuova domanda di Rem”.
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