Il bollo auto scaduto durante il periodo di emergenza sanitaria può essere pagato successivamente. Essendo un’imposta a carattere regionale, ogni Regione ha stabilito regole e date diverse.
Come noto il bollo auto, al pari del canone RAI per la televisione, rappresenta la tassa di possesso sul veicolo (auto, moto, furgone, camion, ecc.) regolarmente iscritto al Pra (Pubblico Registro Automobilistico ) e che deve essere corrisposta ogni anno indipendentemente dal suo utilizzo o meno su strada. A meno che il veicolo non venga cancellato dal Pra, quindi, il bollo va pagato sempre.
Pagamento bollo auto
La scadenza del bollo auto è fissata normalmente entro il mese successivo a quello dell’immatricolazione della vettura o della moto ad eccezione dei veicoli dei proprietari residenti in Piemonte e Lombardia che pagano entro il 20 gennaio 2020 se il bollo è scaduto a dicembre 2019; entro il 31 maggio 2020 se il bollo scade ad aprile 2020; entro il 30 settembre 2020 se il bollo scade ad agosto 2020. Il coronavirus ha però determinato alcuni cambiamenti sulle date di scadenza sospendendone la riscossione per il periodo in cui i possessori di veicoli sono rimasti bloccati dall’emergenza sanitaria. Ogni Regione ha quindi riscadenzato per quest’anno la riscossione del bollo auto consentendo il versamento a date successive. Vediamole.
Le nuove scadenze Regione per Regione
In Abruzzo chi ha il bollo in scadenza in un arco temporale compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio può pagarlo fino al 31 luglio; in Campania solamente per chi ha il bollo in scadenza tra il 24 marzo e il 31 maggio è prevista la proroga fino al 30 giugno; in Emilia-Romagna il pagamento slitta fino al 30 giugno per le scadenze comprese tra il 1 marzo e il 30 aprile; nel Lazio si può ottenere il rinnovo fino al 30 giugno per le scadenze tra il 1 marzo e il 31 maggio; in Lombardia lo si può pagare fino al 30 giugno se risulta essere in scadenza tra il 1 marzo e il 31 maggio.