Bonus bici anche senza fattura? Documenti: basterà lo scontrino purché parlante (anche per acquisti già fatti)

Bonus bici anche senza fattura: le regole per i documenti che provano l'acquisto diventano più flessibili. Se è parlante va bene lo scontrino
4 anni fa
1 minuto di lettura

Sui documenti per la domanda del bonus bici (tecnicamente bonus mobilità 2020, che include anche i monopattini), il Governo sembra essersi aperto ad una maggiore flessibilità.

Secondo l’ultima versione, infatti, non sarà necessaria la fattura. Il governo sembra propenso ad ammettere come prova dell’acquisto lo scontrino, parlante però. Rispetto a quelli tradizionali, gli scontrini parlanti forniscono informazioni più dettagliate.

Se un negozio rilascia uno scontrino generico probabilmente questo conterrà solo l’indicazione del totale speso e, tutto al più, del reparto.

Uno scontrino parlante, invece, specifica anche il modello.

Bonus bici per acquisti già fatti anche senza fattura

La richiesta della fattura come prova di pagamento della bici aveva preoccupato soprattutto chi aveva già comprato la bici o il monopattino. Ricordiamo infatti che il bonus ha efficacia retroattiva al 4 maggio 2020. Dunque gli acquisti in questo settore fatti a maggio (dal 4 in poi) e giugno e comunque prima della legge saranno agevolabili e rientreranno nel bonus mobilità. Questi ultimi però, rischiavano di restare fuori proprio perché il requisito condizionante dell’emissione fattura era stato reso noto dopo. Ebbene sapere che basta lo scontrino parlante per poter fare domanda del bonus bici può essere in tutti questi casi rassicurante.

Nel frattempo c’è chi attende di conoscere tutti i dettagli. Ricordiamo che la piattaforma dovrebbe essere disponibile intorno al 16-17 luglio prossimo.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Il 2021 è iniziato bene per i risparmiatori della Veneto Banca e della Banca Popolare di Bari. L’ACF ha riconosciuto il risarcimento del danno a favore di 14 risparmiatori.
Articolo precedente

Mutui: surroghe ai massimi dal 2006, tassi fissi e variabili molto vicini, il segreto è la convenienza

passaggio al forfettario
Articolo seguente

Regime forfetario: il quadro VO del Modello IVA viaggia con il Modello Redditi