Militari vittime del dovere, quanti sono ogni anno in Italia? Quando viene riconosciuta l’infermità permanente per cause di servizio?
Si sente spesso parlare di militari e forze dell’ordine rimaste vittime di dovere durante lo svolgimento delle loro attività. Piccoli o grandi incidenti comportano spesso gradi di invalidità permanente che poi lo Stato deve pagare anche con il pensionamento anticipato e l’esonero dal servizio.
L’infermità causa servizio
Però, non tutti gli incidenti che capitano ai militari, agli operatori di polizia, ai vigili del fuoco o altri funzionari pubblici sono rientrano fra i casi di vittime del dovere.
Vittime del dovere
Come spiega meglio il Ministero dell’Interno, sono considerati vittime del dovere coloro che hanno contratto infermità permanentemente invalidanti o alle quali consegua il decesso, in occasione o a seguito di missioni di qualunque natura, effettuate dentro e fuori dai confini nazionali e che siano riconosciute dipendenti da causa di servizio per le particolari condizioni ambientali o operative. Il ministero dell’Interno provvede al riconoscimento dello status di vittima del dovere per gli appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza, al Corpo Forestale dello Stato, alla Polizia Penitenziaria, alle Polizie Municipali e per gli appartenenti al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e stila la graduatoria delle vittime del dovere.
Cosa dice la Corte di Cassazione
Secondo la Corte di Cassazione, l’infermità permanente del militare, insorta a causa dello svolgimento di compiti ordinari di servizio consistenti in esercitazioni e addestramenti senza individuare alcuna condizione straordinaria nella determinazione dell’evento lesivo non comporta il riconoscimento di vittima del dovere. In altre parole se il militare o il poliziotto si fa male durante il normale e regolare svolgimento del proprio servizio, non può rientrare nella casistica di vittima del dovere. Una decisione che farà sicuramente discutere poiché è difficile definire il confine esatto fra attività ordinaria e straordinaria, soprattutto se questa viene svolta in particolari condizioni ambientali e operative o durante missioni di particolare natura.