Ecco un bond step-up di Mediobanca che fa concorrenza ai nuovi titoli di stato

Piazzetta Cuccia ha emesso obbligazioni con cedola crescente nei giorni scorsi e rispetto al BTp Futura si mostra più interessante sotto vari aspetti.
4 anni fa
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Oggi, debutta il BTp Futura, il primo bond esclusivamente retail del Tesoro con cedole crescenti lungo il periodo di investimento. Nei giorni scorsi, è stata la volta di Mediobanca, che ha collocato sul mercato nuove obbligazioni senior a 4 anni, con scadenza 26 giugno 2024, e con cedole crescenti. La prima sarà dell’1% e varrà per soli 12 mesi. Già tra un anno, infatti, scatterà la cedola dell’1,20%, che salirà all’1,40% per il terzo anno e culminerà all’1,60% per il quarto e ultimo anno (ISIN: XS2178057084).

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A conti fatti, mediamente questo bond ci offre un tasso dell’1,30%, di poco superiore a quello offerto dal BTp Futura, ma con la rilevante differenza di durare meno della metà degli anni, avendo scadenza quadriennale e non decennale. E già questo è un fatto importante, perché implica una maggiore remunerazione rispetto al nuovo titolo di stato. E non stiamo parlando di obbligazioni teoricamente più rischiose, se è vero che il rating assegnato all’emittente è “BBB” per S&P, “BBB-” per Fitch e “Baa1” per Moody’s, sostanzialmente in linea con quello sovrano dell’Italia.

Certo, oggi prezzano già a 101, un po’ sopra la pari e sufficiente per abbassare il rendimento alla scadenza all’1,04%. Dunque, chi volesse comprare queste obbligazioni adesso dovrebbe mettere in conto un rendimento inferiore a quello offerto in fase di emissione e anche al BTp Futura, pur a fronte – lo ripetiamo – di una durata residua molto più breve. Ma un altro aspetto interessante riguarda la struttura cedolare. Qui, abbiamo un tasso per ogni anno. Rispetto all’1,15% della prima cedola del Tesoro, il tasso di partenza risulta più basso, ma già al secondo anno sale sopra di esso e al quarto anno si porta su livelli decisamente superiori a quelli massimi offerti dal BTp.

Meglio le Mediobanca?

Vedremo in questi giorni se il Tesoro sarà riuscito a smuovere capitali anche stavolta, ma c’è tutta la sensazione che abbia deluso le aspettative del mercato. I tassi offerti sono mediamente in linea con il rendimento decennale e le cedole compiono pochi “salti” nell’arco del decennio. Di fatto, ci troviamo dinnanzi a uno step-up molto all’acqua di rose. L’aggiunta del premio fedeltà può attirare qualche ottimista sulla crescita economica italiana, ma ad ogni modo presuppone che il bond venga mantenuto in portafoglio per tutti i 10 anni fino alla scadenza e ugualmente offrirebbe un extra certamente non imperdibile. In pratica, l’aggancio al pil nominale si rivela molto parziale.

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Più “pulita”, invece, la struttura delle obbligazioni Mediobanca, con 4 cedole diverse per i 4 anni dell’investimento e senza alcun incentivo per mantenerle fino alla fine, che potrebbe anche essere visto come un disincentivo a rivenderle prima. I tassi partono più bassi e corrono più in fretta, a parità di rischio teorico rilevato dalle agenzie. Se volete prendervi un rendimento sopra l’1%, forse fareste meglio a puntare su Piazzetta Cuccia, che perlomeno vi priverebbe della liquidità per un periodo di tempo molto corto.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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