Il conto corrente cointestato è un conto tra due o più soggetti per cui quando si apre sarà necessario presentare i documenti di tutti i soggetti a cui verrà intestato. Parliamo del codice fiscale e della carta di identità in corso di validità.
Esso potrà essere a firma congiunta e a firma disgiunta: nel primo caso per ogni operazione servirà il consenso di tutti i contitolari mentre nel secondo caso ogni contitolare potrà disporre liberamente del conto senza chiedere l’approvazione agli altri.
Conto cointestato: gli svantaggi
Ci sono diversi svantaggi collegati al conto cointestato. Il primo è la presunzione della comproprietà della cifra depositata sul conto (ad esempio mediante bonifico o giroconto) e proprio per questo è necessario controllare periodicamente che l’altro cointestatario non effettui dei prelievi superiori alla propria quota. Il secondo svantaggio sarà che la Banca non avrà alcuna responsabilità se il comproprietario preleverà una somma superiore a quella che gli spetta o svuoterà completamente il conto.
Il terzo svantaggio sarà quello dell’onere della prova ovvero quello di fornire la prova che il conto cointestato è un semplice strumento che consente al cointestatario di eseguire operazioni senza però implicare una donazione di denaro. La prova sarà ad esempio il versamento della cifra da parte di un solo intestatario e dovrà essere prodotta da chi sostiene che la cointestazione è una semplice simulazione.
Un altro rischio sarà rappresentato dalla morte di uno o più cointestatari. L’altro, infatti, potrebbe prelevare più della propria quota. Infine l’ultimo rischio o svantaggio sarà che in caso di cointestatario indebitato, i creditori potranno pignorare il 50% del conto corrente anche se esso sarà a firma disgiunta.