In Italia ci sono più pensioni che stipendi. Il Paese ha invertito per la prima volta nella storia il rapporto fra buste paga e assegni pensionistici.
A tracciare il quadro allarmante è la Cgia di Mestre in un recente studio appena pubblicato a cui fa eco anche il “forum della PA 2020 – resilienza digitale” che preannuncia dal 2021 il sorpasso fra dipendenti statali e pensionati nella pubblica amministrazione. Nel complesso, quindi, una situazione preoccupante.
Italia, paese di pensionati
Se ciò è indicativo della fine di un ciclo di benessere economico iniziato col boom degli anni 50’-60’, è oggi sintomatico di decadenza.
In Italia, pagate 22,78 milioni di pensioni
“Con un notevole grado di certezza – fa sapere l’Ufficio studi della CGIA – è possibile affermare che il numero delle pensioni erogate in Italia ha superato quello degli occupati. In virtù degli ultimi dati disponibili, se nello scorso mese di maggio coloro che avevano un impiego lavorativo sono scesi a 22,77 milioni di unità, gli assegni pensionistici erogati sono superiori. Al 1° gennaio 2019 3, infatti, la totalità delle pensioni erogate in Italia ammontava a 22,78 milioni”.
L’invecchiamento della popolazione
“Il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione – osserva la Cgia di Mestre – è rilevante non solo per le conseguenze sociali ma anche per quelle economiche in termini di spesa sanitaria e di sostenibilità del sistema pensionistico. In particolare, i consumi degli over 60 sono mediamente più alti rispetto a quelli degli under 30 nel comparto dell’alimentazione, della casa e della salute. Ma in tutti gli altri settori, il divario è ad appannaggio delle classi demografiche più giovani che, però, anche in Italia si stanno contraendo paurosamente. Qualcuno ha dato la colpa alla riforma pensionistica di quota 100 e alla recente emergenza pandemica, ma questi due fattori non hanno fatto altro che accelerare un trend già in atto da anni e impostato su riforme che hanno solo rinviato il problema nel tempo anziché risolverlo. Così, a livello demografico, ne stiamo già pagando le conseguenze, con dati sulla natalità più preoccupanti al Sud rispetto al Nord.