Sembra infinita la querelle sui voli aerei questa estate. Prima i voli cancellati e gli sgraditi voucher, che hanno fatto storcere il naso a molti, poi i prezzi dei biglietti aerei che nonostante la crisi causata dal coronavirus risultano altissimi per raggiungere alcune mete.
Prezzi dei voli per il Sud folli
A denunciare i prezzi alti dei voli è stato Open, che ha svolto un’indagine sulle tratte nazionali mettendo in luce che, nonostante il coronavirus e la crisi delle compagnie aeree, per raggiungere il Sud Italia, non di rado, i costi sono improponibili.
Già durante il periodo natalizio era emerso che moltissimi studenti o lavoratori che dal Nord volevano tornare a casa per le case erano impossibilitati a causa dei prezzi proibitivi. Una situazione che si ripete anche questa estate e sopratutto per alcune date dopo Ferragosto, che coincide con i rientri mentre per i primi di agosto i prezzi sono nettamente più bassi e si trovano anche voli da 10 euro, che però sommati al ritorno arrivano sempre a 300-400 euro per una tratta italiana di poco più di 1 ora. I più penalizzati restano coloro che vogliono raggiungere o ripartire dalla Sicilia mentre Napoli, Bari e Lamezia sembrano poter scongiurare questi prezzi folli.
Il confronto con le tratte europee
L’indagine di Open ha rilevato che i prezzi altissimi iniziano subito dopo Ferragosto, periodo in cui studenti e lavoratori tornano al Nord mentre per l’andata, quindi per raggiungere la Sicilia da Milano o Bergamo, i costi folli sono concentrati a fine luglio: un Malpensa-Catania con Alitalia il 24 luglio costa 409 euro, con Ryanair da Bergamo si spende 343 euro, con Easyjet un Milano Malpensa-Catania costa 251 euro.
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