Coronavirus in vacanza: i paesi dove si rischia di più e cosa fare

Dove è meglio andare questa estate in Italia e all'estero? I paesi con pochi o molti contagi e come gestire il virus in vacanza.
di
4 anni fa
1 minuto di lettura
Caro ombrellone ed economia italiana
Caro ombrellone ed economia italiana © Licenza Creative Commons

Le vacanze sono all’orizzonte ma il coronavirus fa ancora paura nonostante il numero di contagi inferiori rispetto ai mesi scorsi. Gli italiani, quest’anno, per la maggior parte hanno deciso di rimanere in Italia per le proprie vacanze ma è sempre importante tenere d’occhio il numero di contagi presente in ogni regione prima di partire. In base a vari sondaggi, infatti, più della metà degli italiani ha deciso di andare in vacanza nei prossimi mesi scegliendo soluzioni sicure e mete dove i contagi sono risultati più bassi.

 

Regioni con 0 o pochi contagi

Al momento le regioni con 0 contagi o un numero esiguo di 1 o 2 casi al giorno, ricordiamo sempre in aggiornamento, sono Molise e Basilicata seguite da Calabria, Sardegna, Umbria, Valle D’Aosta, Puglia, Marche, Sicilia, Friuli Venezia Giulia e Alto Adige. A rimanere invece ancora alta è l’allerta in Lazio, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Paesi esteri con pochi contagi

Anche all’estero la situazione è da monitorare e quindi prima di decidere se partire o meno è sempre consigliabile guardare il sito della Farnesina Viaggiare Sicuri, dove sono riportati tutti i dati aggiornati. In ogni caso tra i paesi europei con pochi contagi, quindi abbastanza sicuri, ci sono Lettonia, Lituania, Estonia, Grecia, Andorra, Cipro, Malta e Islanda. Più delicata la situazione in Spagna e nei paesi Balcani, così come in Romania, dove i contagi sono aumentati negli ultimi giorni. Resta grave la situazione negli Usa, così come in Brasile. Complicata la situazione anche in Colombia, Sudafrica, Russia, Messico, Perù, Argentina e Bangladesh. 

Maggiori dettagli sui paesi in cui sarà possibile o meno andare sono disponibili alla pagina Viaggiare Sicuri, realizzato dal Ministero degli Affari Esteri e sul sito reopen.europa.eu

In ogni caso, se ci si trova in vacanza e si hanno sintomi associabili al coronavirus quali febbre fino a 37,5, tosse, brividi, diarrea, mal di gola, naso che cola, difficoltà respiratorie, perdita improvvisa dell’olfatto o calo dell’olfatto e del gusto oppure alterazione del gusto è consigliato chiamare il proprio medico di famiglia oppure il numero verde nazionale 1500 che potrà chiarire le idee su come comportarsi.

Leggi anche: Bonus vacanze flop? Chiesti 630mila voucher ma questa estate usarli non è facile

[email protected]