Il decreto Rilancio ha favorito i rimborsi per conguaglio del 730 in busta paga e sul cedolino pensioni, per venire incontro alle esigenze di lavoratori o pensionati che, in seguito al coronavirus, necessitano di liquidità. La procedura è stata snellita per rendere i pagamenti più diretti e veloci. Vediamo meglio come funziona, alla luce delle recenti novità, il conguaglio 730.
Rimborsi 730 direttamente sul conto: tutte le novità 2020
La grande novità per chi ha diritto al conguaglio del 730 consiste nel fatto che:
- si potrà richiedere il rimborso in modo automatico, con o senza sostituto di imposta, direttamente all’Agenzia delle Entrate;
Il cambiamento non è di poco conto: finora, chi vantava un credito nei confronti del Fisco dopo l’invio del 730 da parte del datore di lavoro tramite Caf o commercialista, doveva attendere l’accredito in busta paga; da quest’anno si può saltare questo passaggio: l’importo spettante può essere richiesto all’AdE che provvederà ad accredito diretto sul conto corrente del contribuente (o, se non è stato fornito l’Iban, tramite vaglia bancario della Banca d’Italia).
Se invece il conguaglio del 730 risultasse a debito, il contribuente dovrà provvedere al pagamento.
Rimborso 730 in busta paga o pensione: chi lo riceverà a settembre
Finora i lavoratori dipendenti hanno ricevuto il conguaglio del 730 nella busta paga di luglio. I pensionati, invece, lo hanno potuto visualizzare nel cedolino pensione di agosto o settembre. Quest’anno i tempi dipendono dalla data di consegna. Ovvero:
- modello consegnato a giugno: rimborso 730 a luglio;
- modello consegnato a luglio: rimborso 730 ad agosto-settembre;
- modello consegnato a settembre: rimborso ad ottobre.
Se il 730 si consegna ad ottobre, oltre la scadenza, il rimborso per eventuale conguaglio a credito slitterà a novembre o dicembre a seconda dei casi.
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