Resto al sud e decreto Rilancio: i chiarimenti di Invitalia (domande e risposte)

Per le SRL unipersonali, il contributo massimo erogabile è pari a 10.000 euro.
4 anni fa
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Invitalia, ha pubblicato una serie di F.A.Q. sulle novità del decreto Rilancio in riferimento all’agevolazione “Resto al sud”.

 

In particolare,  i casi affrontati hanno riguardato l’importo max richiedibile in caso di SRL ordinaria o unipersonale; il recesso di un socio o la richiesta dei contributi laddove non tutti i soci presentino i requisiti richiesti dalla normativa agevolativa.

 

Ecco in chiaro le risposte fornite da Invitalia.

La misura Resto al Sud

Resto al Sud è una misura agevolativa gestita da Invitalia.

Difatti,  sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). L’incentivo è destinato a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 45 anni.

 

Sono agevolate sia le attività d’impresa che professionali.

La misura è rivolta ai giovani di età compresa tra i 18 e i 45 anni, che:

 

  • non risultino già titolari di attività di impresa in esercizio o beneficiari, nell’ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialità e che
  • siano residenti, al momento della presentazione della domanda, nelle regioni citate, ovvero che ivi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria.

 

I richiedenti la misura agevolativa devono avere la forma giuridica dell’impresa individuale o della società, ivi incluse le società cooperative.

 

Per le attività libero-professionali è richiesto esclusivamente:

 

  • che i soggetti istanti non risultino, nei dodici mesi precedenti la presentazione della domanda di agevolazione,
  • titolari di partita IVA per l’esercizio di un’attività analoga a quella proposta.

 

Sono finanziate le attività imprenditoriali relative a produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria, della pesca e dell’acquacoltura, ovvero relative alla fornitura di servizi, compresi i servizi turistici.

Sono escluse dal finanziamento le attività del commercio ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa.

In cosa consiste la misura Resto al Sud?

Consiste nell’erogazione di finanziamenti:

 

  • per il 35 per cento in erogazioni a fondo perduto;
  • per il 65 per cento in un prestito a tasso zero da rimborsare, complessivamente, in otto anni, di cui i primi due di preammortamento.

 

La quota del prestito a tasso zero beneficia sia di un contributo in conto interessi, per tutta la durata del prestito, corrisposto agli istituti di credito da INVITALIA, sia di una garanzia per la restituzione dei prestiti erogati dagli istituti di credito. Garanzia prestata da una Sezione speciale del Fondo di garanzia PMI.

Le novità del decreto Rilancio

Il D.L 34/220, c.d decreto Rilancio,  all’art. 245 dispone la concessione di un contributo a fondo perduto in favore dei soggetti fruitori della misura agevolativa “Resto al Sud” . L’obiettivo è quello di:

 

  • salvaguardare la continuità aziendale e i livelli occupazionali delle attività finanziate dalla suddetta misura incentivante e
  •  far fronte alle crisi di liquidità correlate agli effetti socio-economici dell’emergenza Covid-19

 

Il contributo è dunque concesso ai soggetti fruitori dell’incentivo a copertura del loro fabbisogno di circolante.

 

Il riferimento è alle spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili. Eventuali canoni di leasing, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata.

 

Il contributo, erogato in unica soluzione, è determinato nella misura di:

 

  • 15.000 euro per le attività di lavoro autonomo e libero-professionali esercitate in forma individuale;
  • 10.000 euro per ciascun socio dell’impresa beneficiaria fino ad un importo massimo di 40.000 euro.

 

La norma precisa inoltre che il contributo è determinato ai sensi e nei limiti del Regolamento (UE) n.

1407/2013 della Commissione. Il riferimento è agli aiuti de minimis.

Requisiti da rispettare

Per richiedere i contributi in esame, è necessario:

  1. aver completato il programma di spesa finanziato dalla stessa misura agevolativa;
  2. essere in possesso dei requisiti attestanti il corretto utilizzo delle agevolazioni e non trovarsi in una delle dieci condizioni che determinano la revoca totale o parziale delle agevolazioni (previste dall’art. 13, co. 1, del D.M. n. 174 del 2017);
  3. avere adempiuto, al momento della domanda, agli oneri di restituzione delle rate del finanziamento bancario pari al 65 per cento del finanziamento complessivo (che viene rimborsato entro otto anni dall’erogazione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre- ammortamento, ai sensi dell’art.7, co. 3, lett. b) e co. 4 del D.M. 174/2017).

 

Proprio sulla novità di cui al decreto rilancio, Invitalia ha rilasciato una serie di FAQ.

Si riportano le riposte fornite da Invitalia sul proprio portale (Fonte Invitalia).

Le FAQ di Invitalia

  1. “Sono l’unico socio di una Srl unipersonale ammessa alle agevolazioni Resto al Sud. Qual è l’importo del contributo previsto dal DL Rilancio di cui posso beneficiare? 

R. Poiché il soggetto beneficiario è un’impresa esercitata in forma di società, ancorché unipersonale, il contributo erogabile è calcolato secondo il criterio previsto dal DL Rilancio per questa forma giuridica, ossia 10.000 euro per ogni socio”.

 

2. Ho presentato domanda di agevolazione prevedendo 3 soci e la mia domanda è stata ammessa. Se ora voglio aggiungere un altro socio, sarà anch’esso determinante per il calcolo del contributo previsto dal DL Rilancio?

R. No, in quanto la determinazione del contributo viene calcolata sulla base del numero dei soci componenti la compagine al momento del provvedimento al netto di eventuali successive dimissioni.

3. Ho presentato domanda di agevolazione prevedendo 4 soci e la mia domanda è stata ammessa. Se attualmente siamo rimasti in 3, perché uno è uscito, continuerà ad essere calcolato per la determinazione del contributo previsto dal DL Rilancio?

R. No, in quanto la determinazione del contributo dipende anche dal numero dei soci (sia con i requisiti, sia senza) effettivo al momento dell’erogazione.
In pratica il contributo va calcolato sul dato minore tra il numero di soci inizialmente ammesso e quello effettivamente presente al momento dell’erogazione.
4. La nostra società è composta da 4 soci, di cui uno senza i requisiti. Il socio senza requisiti viene considerato per la determinazione del contributo previsto dal DL Rilancio?
R. Si, la norma prevede il contributo per ogni socio, senza alcuna specifica circa il possesso dei requisiti. Laddove i soci fossero 5 il contrubto max non può comunque superare 40.000 euro.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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